La Stampa, 23 febbraio 2025
“Volevo morì”, Meloni l’equilibrista e il video che svela le fatiche americane.
«Che dite? Volevo morì…». Non erano ancora chiusi i microfoni di Palazzo Chigi, dopo la fine del collegamento di ieri di «Che dite? Volevo morì…». Non erano ancora chiusi i microfoni di Palazzo Chigi, dopo la fine del collegamento di ieri di Giorgia Meloni con il Cpac, la convention conservatrice in corso a Washington. È bastato qualche secondo di ritardo per sentire i commenti successivi, la domanda allo staff, «che dite?», e quell’espressione in romanesco, «volevo morì» che dice più di tanti retroscena della difficoltà della presidente del consiglio in questa delicatissima partita tra le due sponde dell’Atlantico., la convention conservatrice in corso a Washington. È bastato qualche secondo di ritardo per sentire i commenti successivi, la domanda allo staff, «che dite?», e quell’espressione in romanesco, «volevo morì» che dice più di tanti retroscena della difficoltà della presidente del consiglio in questa delicatissima partita tra le due sponde dell’Atlantico.
«Ci stanno un botto di parole attaccate», si sente dire qualcuno, probabilmente riferimento alla difficoltà di un intervento difficile in inglese: ma il problema non è tanto per la lingua straniera, che comunque Meloni padroneggia bene, quanto l’equilibrismo che ha dovuto inventare per risultare gradita alla platea senza rimangiarsi due anni e mezzo di posizioni nette sull’Ucraina. Quindici minuti di rivendicazione della battaglia sovranista, contro la cultura «woke» e il «mainstream», i complimenti a Trump «leader forte», ma un passaggio anche sull’Ucraina «aggredita» – con buona pace della fantasiosa ricostruzione della Casa Bianca dei giorni scorsi – e sulla necessità di «una pace giusta e duratura». L’orgoglio di essere europea e nello stesso tempo la difesa del vice presidente JD Vance che in Europa è venuto a darci lezioni di democrazia.
Non sarebbe stato facile in italiano, tenere insieme tutto e il suo contrario, viva l’America ma viva anche l’Europa, bravo Trump in questa trattativa sull’Ucraina ma viva anche Kiev coraggiosa: figuriamoci in inglese. E alla fine, la sintesi sincera di questa fatica, la premier cresciuta alla Garbatella la trova nel fuori onda in perfetto romanesco: «Volevo morì».