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 2025  febbraio 22 Sabato calendario

Morto l’uomo operato con la tecnica del “bacio” alle Molinette per asportare un grosso tumore.

La massa di quasi 20 centimetri gli comprimeva cuore e polmoni: Virgilio Sandullo era dal giorno delle dimissioni in una struttura per la riabilitazione.
È morto all’improvviso, nella notte tra venerdì 21 febbraio e sabato, Virgilio Sandullo, operato oltre una mese fa alle Molinette con l’innovativa tecnica del «bacio» che aveva avuto eco sui tutti i media: stava svolgendo la riabilitazione post-intervento in una casa di cura torinese. Sandullo, 56 anni, sposato e padre di due figli, impiegato informatico in un’azienda svizzera, residente nel Comasco, soffriva di una massa tumorale di quasi 20 centimetri che schiacciava il cuore e il polmone sinistro. Era stato sottoposto a un intervento innovativo alle Molinette: un’operazione durata oltre dieci ore, eseguita con una tecnica mai usata prima per l’asportazione dei timomi, cioè una neoformazione del timo: con uno strumento particolare attaccato all’apice del muscolo cardiaco il cuore era stato spostato, sollevato e mantenuto battente praticamente fuori dal torace mentre i chirurghi asportavano in completa sicurezza e in maniera radicale la massa tumorale.
Un intervento innovativo
«Appena sveglio dall’anestesia mi è sembrato di tornare a vivere”, aveva commentato pochi giorni fa. Un intervento complesso, per un caso che nessuno si sentiva di affrontare. Per questo Sandullo si era rivolto alla Chirurgia toracica delle Molinette, centro di riferimento italiano ed europeo per la patologia della ghiandola del timo. Qui i chirurghi toracici, d’accordo coi cardiochirurghi, avevano programmato l’operazione. Per rimuovere il tumore non era sufficiente aprire completamente il torace e la cavità pleurica. Bisognava aprire anche il sacco che contiene il cuore, il pericardio, per poter raggiungere alle strutture vascolari più profonde che nascono proprio dietro al cuore.
La speranza della guarigione
Nello stesso tempo, il cuore doveva continuare a battere. Da qui l’intuizione: spostare il cuore con uno strumento particolare che attaccato all’apice del muscolo cardiaco, con un lungo e delicato «bacio», lo ha sollevato e spostato mantenendo il battito.
La morte improvvisa
La scorsa notte, quando l’uomo sperava di tornare a una vita normale, la tragedia. Non è chiaro, al momento, quale sia stata la causa della morte. Sarà probabilmente l’autopsia a chiarire le cause del decesso, che ha trascinato la famiglia nella disperazione quando la paura sembrava essere passata