il Fatto Quotidiano, 22 febbraio 2025
Musk e la motosega: e se fosse cretino?
A scanso di equivoci, bisogna premettere una cosa: Elon Musk ha già un posto nella storia economica globale e non è azzardato metterlo nel conto degli Henry Ford e di quanti hanno segnato una svolta nel modo di fare industria. Detto questo, e cioè concesso al geniale capitalista quel che è suo, non si può non prendere in considerazione l’idea che quanto al resto sia cretino. Pericoloso, forse, magari fastidioso, ma anche non proprio intelligente: argomento – non altissimo, lo ammettiamo – che vale ancor di più per il bottegaio arancione della Casa Bianca. La base teorica dell’affermazione non si rifà tanto alla Prevalenza del cretino di cui Fruttero&Lucentini, quanto a un passo dei Quaderni di Gramsci: “Appare anche in questo scritto il solito ‘cretinismo economico’ di Einaudi e di molti suoi soci (…): sarebbe interessante vedere la raccolta degli scritti di propaganda economica dell’Einaudi; da essa apparirebbe che i capitalisti non hanno mai compreso i loro veri interessi e si sono sempre comportati anti-economicamente”. Su mandato di Trump, com’è noto, Musk ha imbracciato la motosega di Javier “criptovaluta” Milei per tagliare la spesa pubblica dello Stato ladro e licenziare quanti più dipendenti possibile del governo federale. Ora, la spesa pubblica contribuisce direttamente per circa il 17% al Pil degli Stati Uniti (dato 2023) e indirettamente alle altre componenti facilitando gli investimenti privati e i consumi, che valgono oltre due terzi del Pil americano, attraverso la spesa per stipendi. Mentre i tassi d’interesse restano alti, l’inflazione torna a crescere e il mercato del lavoro è meno brillante che in passato, Musk manda per strada decine e forse centinaia di migliaia di persone sottraendo alla crescita Usa sia un pezzo di spesa pubblica che un pezzo di consumi. Un presidente al secondo mandato conta qualcosa finché ha consenso e ha consenso finché l’economia gira, non si può permettere di causare “difficoltà temporanee” per “garantire una prosperità a lungo termine” (ammesso che funzioni così e non è vero): dietro quel che dice e fa Musk possono esserci mille ragioni, persino la sincera convinzione, un’ipotesi che peraltro non esclude affatto il cretinismo economico.