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 2025  febbraio 22 Sabato calendario

Altro che terzo mandato, De Luca annuncia “il Faro”, astronave regionale da 700 milioni.

Vincenzo De Luca è a caccia di un terzo mandato, ma a occhio ce ne vorrebbero almeno otto o dieci per vedere ultimata quella che nelle sue ambizioni dovrebbe diventare la nuova, spettacolare, sede della Regione Campania. Il progetto dello studio Zaha Hadid, fornitori di fiducia dell’architettura deluchiana – fu l’archistar irachena a disegnare l’avveniristica stazione marittima di Salerno, inaugurata poco dopo la sua scomparsa – ha vinto un concorso internazionale di idee ed è stato presentato ieri mattina presso la stazione marittima di Napoli. Col modico costo di 700 milioni di euro, questo l’investimento previsto per “Il Faro”, saranno realizzati in zona piazza Garibaldi la nuova sede della Regione, un parco urbano e la copertura del fascio binari dell’Eav tra Porta Nolana e Corso Arnaldo Lucci. È possibile visionare il rendering di poco più di tre minuti sul sito istituzionale dell’ente regionale.
Che dire? Le foto e il video parlano da soli. Si tratta di un’opera di architettura contemporanea che secondo il presidente della Campania “rappresenterà l’identità moderna di Napoli, della Campania e dell’Italia” e sarà “una riqualificazione urbanistica davvero straordinaria. Volevamo realizzare un’opera di grande architettura contemporanea che rappresentasse l’identità moderna di Napoli. In Italia non abbiamo opere di grande architettura contemporanea, non siamo in grado di dire qual è un’opera simbolo dell’Italia nel mondo. L’ambizione che abbiamo con “Il Faro” è non solo quella di costruire l’identità moderna di Napoli, ma di dare all’Italia un simbolo di identità moderna”.
Questa la propaganda del presidente De Luca, non nuovo a ideare e portare a termine progetti ciclopici, tipo il Crescent-piazza della Libertà a Salerno. “In Europa non c’è un’opera di queste dimensioni, di questo valore, con questa carica simbolica” afferma De Luca a proposito de “Il Faro”. E forse un motivo ci sarà. Prova a spiegarlo la consigliera di opposizione Maria Muscarà: “È un’opera faraonica Neo International style che omologa città asiatiche, africane, americane senza alcun rispetto per il Genius Loci, simbolo di spreco e inutilità destinata a deturpare ulteriormente il nostro territorio”. Lei prevede circa 50 anni di lavori. Ottimista.