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 2025  febbraio 22 Sabato calendario

La mitica K-Way compie 60 anni


Sessanta anni fa, in una giornata piovosa, a Parigi, al Cafè de la Paix, un giovane imprenditore, Léon-Claude Duhamel, vide una mamma che correva sotto la pioggia cercando di riparare i suoi bambini con un pezzo di nylon rosso. Un’immagine e l’intuizione che servisse un oggetto diverso da un ombrello o da un classico impermeabile, qualcosa di più agile e di più versatile soprattutto per il meteo parigino. Così nacque la K-Way® di nylon materiale allora molto innovativo. E il nome del brand si impose nell’uso comune, diventando una categoria, anche se, come ricorda Lorenzo Boglione, vice presidente esecutivo di BasicNet e Ad di K-Way®è un marchio registrato e dunque protetto. Una mostra celebra adesso a Milano questo oggetto entrato nella quotidianità E non a caso il titolo è proprio “In Y/Our Life – The Hidden Side of Everyday Things”.I 60 anni sono un traguardo importante ma anche un nuovo inizio con un socio appena entrato «che ci aiuterà a fare lo step successivo di crescita», spiega Lorenzo Boglione (BasicNet mantiene una partecipazione di circa il 60% in K-Way® e Permira ne ha acquistato circa il 40%).In uno scenario economico e geopolitico complesso la moda, soprattutto il Lusso, è in un guado ed è meglio attraversarlo in compagnia. Ed aiuta, il fatto che la percezione del prodotto, come nel caso di K-way, sia al di fuori delle dinamiche fashion. «Noi non facciamo parte del mondo della moda inteso come tale, noi cerchiamo di fare prodotti meno di moda possibile», spiega Boglione. «L’idea è essere sempre lì, un punto di riferimento, mantenendo la nostra identità molto forte. Lavoriamo nel sistema ma ci piace di essere più lifestyle».Anche sul problema dei “prezzi”, l’imprenditore spiega che non aver seguito l’aumento esponenziale deciso da tanti brand negli ultini anni, ha pagato. «In certi momenti ci è stato detto “alzate i prezzi, costa troppo poco”, ma non abbiamo ceduto. Abbiamo deciso di essere inclusivi e onesti. Il prezzo non è basso ma ragionevole, c’è un collegamento reale con il valore del prodotto. Poi ovviamente ci sono dei capi, degli accessori di fascia più alta, ma vogliamo che il cliente si senta estremamente soddisfatto rispetto all’investimento che fa».La prossima settimana a Milano la presentazione della collezione durante la Fashion week e l’apertura della mostra (mercoledì 26 febbraio) al museo della Permanente. Un’esposizione a cui partecipano anche brand “amici”. Si esplora la poeticità del quotidiano, e si racconta come semplici oggetti decorino la nostra vita. Tra questi la Moka Bialetti, i coloratissimi Post-it ma anche i Chupa Chups e le eleganti ed esseniali Moleskine. Ma anche i pattini Rollerblade, i doposci Moon Boot, il Pongo che ha accompagnato generazioni di bambini. «Non mi piaceva l’idea di celebrare questo compleanno da soli», spiega Boglione.«Così abbiamo coinvolto brand che hanno la stessa popolarità per fare una grande festa tutti insieme, cercando di dare alle persone, ai clienti delle belle storie».C’è anche una pagina artistica, con 13 autori di fama internazionale (tra cui Francesca Casale, Serafin Gerber, Agostino Iacurci, Koo Jeong-A, Eva Jospin)chiamati a rileggere i marchi protagonisti, ognuno con la propria visione; mentre una parte dell’esposizione è dedicata alle campagne pubblicitarie affidate a grandi fotografi e coloratissime. Perché il colore è parte del DNA e della narrativa di K-WayLa mostra farà poi tappa a Londra durante Photo London a maggio, e andrà in Corea, a Seul, per Frieze a settembre, chiudendo poi l’anno ad Art Basel Parigi. D’altronde nei piani dell’azienda c’è un’espansione internazionale con un focus europeo. Il nuovo flagship store è a Londra, a King’s Road. «Attualmente mercati principali sono Italia, Francia e Belgio», racconta Boglione. «Ma l’obiettivo è ampliare ulteriormente la presenza globale con un inizio di “semina” in Asia e in America. I dazi? Quelli valgono per tutti, in caso ci adatteremo e faremo in modo da non patirne più di tanto».Espansione ma anche continuare a fare scouting di marchi, specializzazione del gruppo BasicNet fondato da Marco Boglione, padre di Lorenzo e di Alessandro che con il fratello condivide la vicepresidenza. «Il nostro focus è su quelli con una storia e un prodotto iconico, che siano forti e riconoscibili come i nostri», sottolinea Lorenzo. E negli anni oltre a K-Way sono stati portati a nuova vita brand come Kappa, Superga, Sebago, Briko, Sabelt e Jesus Jeans. —