la Repubblica, 21 febbraio 2025
Venezia, code per il giro in gondola a 2 euro: “Google Maps cancelli imbarchi usati dai residenti”
L’appello della consigliera Cecilia Tonon. Negli ultimi anni il servizio spopola: è stato lanciato dagli influncer sui social per fare un giro in gondola low cost
Un giro in gondola per soli due euro, breve sì, ma sufficiente per scattare fotografie e per spuntare “l’esperienza” dalla propria lista dei desideri per un soggiorno a Venezia. Certo, si dovrà condividere il viaggio con altre persone, ma ne vale la pena: parola di influencer.
Così sui social, Instagram e Tiktok in primis, i content creator appassionati di viaggi sponsorizzano, per così dire, i servizi di traghetto su gondola per attraversare il Canal Grande di Venezia. E ora si pensa di rivolgersi a Google Maps per tutelare i veneziani.
I traghetti-gondola
I traghetti a mezzo gondola nulla hanno a che vedere, se non la forma dell’imbarcazione, con le classiche gondole che accompagnano i turisti per i canali della laguna. Sono veri e propri mezzi pubblici, forme di trasporto conosciute e usate sostanzialmente dai residenti per potersi spostare in fretta da una parte all’altra della città. O almeno, così era fino a non molto tempo fa. Da quando sui social è esplosa la moda, le code si sono allungate e sempre più spesso i traghetti a mezzo gondola sono usati non dai veneziani, ma dai turisti che li considerano un’occasione di risparmio, il modo per scattare un selfie senza spendere grosse cifre.
La proposta
Per questo la consigliera comunale Cecilia Tonon chiede al Comune di muoversi per far sì che Google cancelli le indicazioni per il servizio dal suo Maps, eliminando la localizzazione degli imbarchi e togliendoli dai percorsi suggeriti. Informazioni che in questo modo sarebbero note solo a chi vive la città ogni giorno.
Si sommano, si legge nell’interrogazione, l’esigenza di tutelare il lavoro dei gondolieri che accompagnano i turisti, con quella dei residenti di potersi spostare liberamente.
I precedenti
L’amministrazione, ripercorre la consigliera, ha escluso di poter riservare l’accesso ai soli residenti e gli spazi ridotti non permettono la creazione di una corsia preferenziale – soluzione adottata in altre località che vivono intensi flussi turistici. Su Google, invece, si potrebbe agire e non sarebbe la prima volta: a Barcellona, dal popolare navigatore è stata eliminata una linea di bus che veniva sfruttata dai turisti per raggiungere il Parque Güell. La calca era tale infatti da impedire agli abitanti del quartiere di fruire del servizio, come sta accadendo a Venezia.
L’overtourism
Il capoluogo veneto è uno dei simboli dell’overtourism. L’interrogazione arriva a pochi giorni dalla diffusione delle immagini che mostrano la marea umana bloccata fra ponti e calli. I turisti sono arrivati in città per godersi lo spettacolo del carnevale – ma i video e le foto mostrano tutto tranne che una situazione piacevole.