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 2025  febbraio 21 Venerdì calendario

Brignone torna tigre al momento giusto: “Mi sembrava di non guarire mai”.

L’azzurra, reduce da una settimana con l’influenza (“sei giorni da larva”) si prende il gigante del Sestriere con una seconda manche superba e allunga in vetta alla classifica generale. Goggia tredicesima SESTRIERE – Da larva a tigre, tutto in una notte. Federica Brignone scalda altro ghiaccio leggendario e scioglie le avversarie come neve, tutte, anche la neozelandese Alice Robinson che dopo la prima manche precedeva l’azzurra di 19 centesimi. Ma l’attacco della tigre nel secondo atto del kolossal è stato qualcosa di irresistibile dopo una settimana di influenza, febbre, bronchite e tosse. Neppure un allenamento, per Fede, dopo il trionfo mondiale di Saalbach, solo aerosol e quella confessione sui social, ieri (“Sei giorni da larva in casa, ma darò tutto lo stesso”) che non lasciava immaginare un altro giorno pazzesco. E invece.
Il gigante del Sestriere va alla gigantessa, la neve piemontese lancia l’italiana verso uno scatto sulle montagne di Fausto Coppi, forse la fuga decisiva verso il traguardo della Coppa del mondo generale, che per Federica sarebbe la seconda: ora i punti di vantaggio su Lara Gut-Behrami sono diventati 170, perché la ticinese è saltata nella prima manche. Il quadro è perfetto, un Van Gogh bianco.
“Stavolta non era così scontata, è stata una settimana tosta ma sto sciando davvero bene”. Mastica aria e parole, Federica Brignone, al traguardo e in zona mista: “Ci tenevo così tanto a fare bene qui al Sestriere, però non guarivo mai. Sono stata chiusa in casa per raccogliere ogni residuo di energia e mi dicevo “vabbè, oggi no, ma domani mi alleno”, e domani non arrivava mai. Dal mondiale a stamattina ho fatto zero allenamenti e zero ginnastica, solo antibiotici e aerosol. Per la Coppa del Mondo, viviamo una gara alla volta e poi si vedrà”.
Vittoria in carriera numero 33 e podio numero 78 in Coppa del Mondo, a meno dieci da Alberto Tomba che è qui a bordo pista, grida “Bravaaaa!” a Federica mentre lei gli risponde: “Tranquillo, Alberto, che tanto non ti prendo”. E sabato si replica con un altro gigante: “Eh, sto sciando proprio bene, vediamo che succede. Nella seconda manche mi sono gettata all’attacco e mi sono detta “vada come vada”. Direi che è andata. Meglio di così non si poteva”.
È stato un volo, un decollo senza fine. Dietro di lei, la migliore delle italiane (anche se gareggia per l’Albania) è Lara Colturi, settimo posto, 18 anni e una missione da compiere assolutamente per la Fisi: riportarla in azzurro. Tredicesima Sofia Goggia, diciottesima Marta Bassino che è di nuovo scoppiata in lacrime durante le interviste, davvero qualcosa non funziona più bene per una ragazza di enorme talento che dovrà ritrovarsi. Meglio che ai mondiali, invece, la Goggia: “Credo di avere avuto un ottimo atteggiamento. Nella prima manche mi è bastato arrivare, senza troppi rischi. Non volevo finisse come a Saalbach. Nella seconda, nonostante qualche errorino nella parte iniziale, ho trovato il ritmo giusto e penso di avere sciato abbastanza bene. Ora vediamo così succede, ci riprovo domani”. E domani è già adesso.