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 2025  febbraio 21 Venerdì calendario

Gianluca Savoini felicissimo

«Sentire da Donald Trump tutto ciò che io dico da anni è una bella soddisfazione. Goodbye fossile Ue. Trump e Musk stanno demolendo l’ordine mondiale per fondarne uno nuovo, multipolare». Gianluca Savoini, ex portavoce di Matteo Salvini e figura centrale del “caso Metropol” (l’inchiesta del 2019 per una compravendita di petrolio russo finalizzata a ottenere 60 milioni di euro per la Lega, inchiesta per la quale la procura di Milano ha chiesto l’archiviazione), ha la voce squillante di chi da tempo attendeva i capovolgimenti geopolitici degli ultimi giorni.Savoini, si aspettava che Trump scaricasse in questo modo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky?«Sì, perché anche nel suo primo mandato Trump aveva fatto capire di non considerare la Russia un nemico. Negli Stati Uniti il vero problema si chiama Cina, non Russia. La Casa Bianca sta scoperchiando un verminaio».Cosa intende?«Intendo il verminaio di interessi che non hanno nulla a che fare con la salvezza del popolo ucraino. Stanno venendo a galla tutte le magagne dell’amministrazione Biden, tutti gli interessi economici sull’Ucraina, interessi che riguardano anche gli alleati europei».L’Europa si è schierata con Zelensky contro l’invasione russa.«Questa Unione Europea adesso farà la fine del vaso di coccio tra i vasi di acciaio. È evidente che c’è un accordo fra Russia e Stati Uniti per definire le reciproche sfere di influenza e per far finire la guerra in Ucraina. L’Ue ha avuto la sua possibilità nel marzo-aprile del 2022, quando anche Zelensky era disposto a trattare per un cessate il fuoco immediato. Invece abbiamo seguito Boris Johnson che su suggerimento del “deep state” americano andò a Kiev a dire di combattere fino alla vittoria».In Europa c’è chi è preoccupato, la Polonia e i Paesi baltici in primis, che Putin ora non si accontenti…«A Mosca non ho mai sentito nessuno parlare di voler attaccare qualche Paese della Nato, la Polonia o i Baltici. È una narrativa farlocca, che tra l’altro va in contraddizione con l’altra narrativa che descriveva i russi come distrutti, con i soldati che combattevano con le pale, con l’economia in ginocchio e le sanzioni che funzionavano».La premier italiana Giorgia Meloni l’altro giorno è volata a Parigi al vertice convocato dal presidente francese Emmanuel Macron. Come vede l’Italia?«Io sono convinto che governando un Paese che è all’interno della Ue e della Nato, chiunque debba rispettare i patti alla base di questi organismi. Detto questo, però, se veramente c’è una vicinanza anche ideale con l’Ungheria di Viktor Orbán, vicinanza che è bene ricordare fu inaugurata da Matteo Salvini, allora dovremmo anche noi fare tutto l’opposto di quello che stanno facendo gli altri Paesi europei e cominciare davvero a parlare di pace».L’Europa sta cercando di rimanere unita. Sbaglia?«Si sente solo parlare di aumentare le spese militari, nonostante la Storia stia andando dall’altra parte. Siamo di fronte a una cesura, forse senza precedenti, tra Stati Uniti ed Europa».Salvini ha fatto male a non rinnovare l’accordo con Russia Unita, il partito di Putin?«No, l’accordo con Russia Unita non è stato rinnovato perché è decaduto normalmente in quanto con l’espulsione della Russia dagli organismi internazionali non aveva più alcuna ragione di esistere».In Italia l’altro grande sostenitore di Trump è Giuseppe Conte. Cosa pensa delle sue ultime uscite?«Conte ha dei consiglieri intelligenti. Io credo che fra questi ci sia anche il direttore de Il Fatto Quotidiano, che io leggo sempre con molta attenzione e con il quale sulle tematiche internazionali concordo al 100%. Dopodiché credo che dopo questi anni tutti i partiti dovrebbero farsi un bell’esame di coscienza».