Corriere della Sera, 21 febbraio 2025
L’asteroide che minaccia di colpire la Terra il 22 dicembre 2032
Mercoledì 22 dicembre 2032 la Terra potrebbe essere colpita da un asteroide di 40-90 metri di diametro. Non molto rispetto a quello di 10 chilometri che 66 milioni di anni fa spazzò via i dinosauri. Una minaccia, però, da non sottovalutare anche se, secondo i più recenti calcoli della Nasa, le probabilità di impatto sulla Terra sono dell’1,5% e dello 0,8% per la Luna.
Il pericolo proviene dall’asteroide 2024YR4, scoperto lo scorso 27 dicembre dal telescopio Atlas in Cile. Stime preliminari indicavano una probabilità di impatto che era salita fino al 3,1%, ma analisi più accurate sulla traiettoria hanno dimezzato il pericolo, che è ora quasi simile all’1,38% stimato dall’Esa (Agenzia spaziale europea). Si tratta di calcoli che vengono via via calibrati considerando che si tratta di un corpo molto piccolo in termini astronomici e che si trova in questo momento a circa 85 milioni di chilometri dal nostro pianeta. «Stiamo facendo ulteriori calcoli e il rischio di impatto potrebbe scendere fino a zero nei prossimi giorni», spiega Marco Micheli, astrofisico del Neo Coordination Centre di Frascati del Planetary Defence Office dell’Esa. «Lo stesso avvenne nel 2005 con Apophis: partiti da una probabilità del 3%, poi si è annullata».
L’asteroide minaccioso è stato inserito al punto 3 nella Scala Torino, impiegata a livello internazionale per valutare il rischio di impatto, con valori compresi da zero a dieci (il massimo). Nell’eventuale scontro con la Terra nel 2032 il corridoio a rischio è compreso in una zona tropico-equatoriale dal Sudamerica all’India. Entro il quale, però, sorgono città molto popolate come Bogotá, Lagos e Mumbai. L’Italia e l’Europa sono del tutto escluse. Cosa si potrebbe fare se, anche nel prossimo passaggio ravvicinato nel 2028, i calcoli indicassero una possibile collisione?
«Del tutto esclusa l’idea di farlo esplodere con una bomba atomica come nel film Armageddon», dice Micheli. «È stato dimostrato nel 2022 con la sonda Dart lanciata contro l’asteroide Dimorphos – che è più grande di 2024YR4 —, che siamo in grado di cambiare la traiettoria di un oggetto spaziale sparandogli contro un corpo pesante e veloce come un satellite o una massa di metallo. Modificando la sua traiettoria, eviteremmo che cada sulla Terra». Da quando è stato identificato, l’asteroide è tenuto sotto costante controllo da parte di numerosi telescopi. «Entro l’anno ne entrerà in funzione uno sul monte Mùfara, in Sicilia sulle Madonie, dedicato proprio alla scoperta di questi oggetti pericolosi. Stiamo inoltre controllando le fotografie scattate negli anni precedenti dai telescopi di tutto il mondo per verificare se 2024YR4 fosse già stato inquadrato ma non identificato», aggiunge Micheli. «Questo ci darebbe la possibilità di calcolare la traiettoria con maggiore precisione». Possiamo prendere appuntamenti per il 22 dicembre 2032? «Direi di sì», conclude l’astronomo.