Corriere della Sera, 21 febbraio 2025
Macron parla alla Francia (via social)
Prima di parlare di nuovo al telefono con il presidente Zelensky, e prima di volare a Washington dove lunedì incontrerà Donald Trump, il presidente francese Emmanuel Macron ieri alle 18.30 si è prestato a un «live» sui social media di circa un’ora e un quarto nel quale, dal suo ufficio all’Eliseo, ha risposto alle domande che gli arrivavano dagli utenti su TikTok, Facebook, X, YouTube. Complice la facilità di contatto dei social media, Macron ha parlato con chiarezza, desideroso di spiegare ai francesi che «siamo in guerra, in qualche modo», come lo eravamo nel 2020 contro il Covid. Stavolta la minaccia è la Russia, «una potenza militare pericolosa e imperialista». Alla domanda se si stia entrando in una Terza guerra mondiale, Macron ha risposto di «diffidare dei paroloni» ma allo stesso tempo ha riconosciuto che «la Russia ha già deciso di mondializzare le cose, utilizzando armi iraniane e mettendo soldati nordcoreani in Ucraina, una cosa impensabile fino a qualche tempo fa».
Macron si è rivolto ai cittadini dicendo che «stiamo entrando in una nuova era» priva dell’ombrello di protezione americano, e che l’Europa deve quindi sensibilmente aumentare le spese per la difesa. Con un «debito comune per produrre e acquistare armi europee», e con nuovi prodotti di risparmio grazie ai quali i francesi potranno finanziare lo sforzo di riarmo. «La Russia ha fallito» nella sua aggressione all’Ucraina, e anche per questo Macron andrà da Trump per dirgli che «non può mostrarsi debole di fronte al presidente Putin, quando dovrà affrontare la Cina alle sue spalle. Gli dirò “non è da lei, non è il suo marchio di fabbrica, non è nel suo interesse. Sarebbe un enorme errore strategico!”».
Macron ha poi insistito sull’importanza, in questo momento, della deterrenza nucleare francese, che protegge interessi vitali «dai quali non sono esclusi i nostri vicini europei».