Corriere della Sera, 20 febbraio 2025
Inps, le nuove regole per le pensioni di influencer e youtuber (che in media guadagnano 84 mila euro all’anno).
Inps, le nuove regole per le pensioni di influencer e youtuber (che in media guadagnano 84 mila euro all’anno) Contando 82 influencer ogni 100 mila abitanti l’Italia si posiziona terza in Europa per numero di professionisti del comparto Europa, dopo Spagna e Regno Unito, con 37.700 content creator. La spesa per l’influencer marketing è cresciuta del 33% dal 2020 al 2023 e per il 2023 si prevede che raggiunga quota 323 milioni di euro. Il numero dei creator sta crescendo, le aziende includono sempre di più l’influencer marketing all’interno delle proprie strategie e quasi la totalità degli italiani è presente sulle piattaforme online. In questo contesto, è fondamentale riconoscere dal punto di vista professionale le tante, nuove, figure emergenti.
Il giro d’affari
Il giro d’affari del comparto in Italia è pari nel 2024 a 4,06 miliardi, cifre ragguardevoli se paragonate a qualche anno fa. Guida Instagram con 3,3 miliardi, subito seguita da TikTok con 446,88 milioni e YouTube con 279,65 milioni. I creatori di contenuti digitali beneficiano di entrate economiche pari a 84.028 mila euro l’anno in media. Mentre i posti di lavoro a tempo pieno generati dal settore sono 18.110, che salgono a 51.382 se si considera anche l’occupazione indiretta.
L’obbligo di versare contributi
Per questo anche i creatori di contenuti digitali (influencer, youtuber, podcaster) hanno l’obbligo di versare i contributi previdenziali e di pensare alla propria pensione. Lo ricorda l’Inps con una circolare nella quale chiarisce quale sia l’inquadramento per ogni figura a seconda del tipo di lavoro che svolge.
La circolare riguarda l’inquadramento previdenziale e contributivo dei creatori di contenuti digitali (DCC), un settore in rapida evoluzione che coinvolge soprattutto i giovani e fornisce linee guida chiare e pratiche per facilitare la gestione degli obblighi fiscali e contributivi legati a queste nuove professioni.
Le esigenze dell’economia digitale
L’obiettivo della circolare – si legge in una nota – «è quello di adattare le normative esistenti alle specifiche esigenze delle professioni legate all’economia digitale, che spesso sfuggono a schemi consolidati». Essa descrive le caratteristiche distintive dell’attività di creazione di contenuti, le diverse modalità di svolgimento e remunerazione, e i vari rapporti di lavoro che possono sorgere tra i DCC, le aziende e le agenzie intermediarie.
Attenzione alla figura del creator
Particolare attenzione è riservata alla figura del creator, comprendente influencer, youtuber, streamer, podcaster e pro gamer, con l’intento di fornire un quadro flessibile e comprensibile che possa evolvere con il settore.
L’attenzione ai giovani
«La circolare Inps sull’inquadramento previdenziale di creator digitali ed influencer – spiega il presidente dell’Istituto, Gabriele Fava, è un segno concreto dell’attenzione dell’Istituto ai giovani e alle nuove professioni sui temi previdenziali e al contempo risulta coerente con l’obiettivo di promuovere lavoro in regola in un mercato, quello dei lavori digitali, dove c’è grande rischio di speculazione. Questa iniziativa, che ha trovato la valutazione positiva del Ministero del Lavoro, rientra nel più ampio progetto di promozione della cultura previdenziale che caratterizzerà i prossimi anni e punta a portare a bordo il maggior numero di giovani».