Corriere della Sera, 20 febbraio 2025
Il pollice in giù su Instagram
U n tasto «Non mi piace» per abbassa-re i toni su Instagram? Sembra un paradosso, eppure è la direzione che ha preso Meta, l’azienda madre della piattaforma così come di Facebook e WhatsApp. La forma della nuova icona, comparsa come test a un numero limitato di utenti, è quella del pollice in giù. L’inver-so del pollicione che simboleggia il «Like» e che, introdotto nel 2009 su Facebook, ha cambiato il volto dei social. Ma se il segno positivo (ora affogato in mezzo ad altre reaction) aveva un significato ben preciso (soprattutto per il marke-ting delle aziende) sul contenuto, quello di Instagram gioca un ruolo differente. Non sarà riferito al contenuto in sé (così come accade su YouTube), dove ci sarà sempre il «cuore», ma ai commenti: quelli degli hater, gli «odiatori», possono essere bollati con un «dislike», che rimane privato (così nessuno si offende) e porterà il com-mento a valere meno, cioè a essere meno visibile. La scelta va in una direzione ben precisa – quella di «rendere più amichevoli i commenti», secondo Adam Mosseri, a capo della piattaforma —, ed è legata alla chiusura del fact-checking annunciata a inizio anno da Zucker-berg. Oltre alle community notes, gli interventi degli utenti stessi per «modera-re» i contenuti scorretti, Meta vuole evidentemente aumentare il principio di «autogestione» del social. Il pollice in giù per limita-re i contenuti «tossici» non è uno strumento nuovo nel mondo social: già in uso su Reddit, è stato inaugurato su TikTok nel 2022.