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 2025  febbraio 19 Mercoledì calendario

Roma, dodicenne picchiato alla fermata della metro Ottaviano dopo aver detto «sono ateo»: 38enne egiziano bloccato da una donna.

Di Michele Galvani 19 febbraio 2025
«Veramente io sono ateo». È bastata questa frase, detta ad alta voce agli amici in metro, per far scattare le ire di un cittadino egiziano. Una furia, tanto da sferrare un pugno in volto al ragazzino, un 12enne della Balduina, finito al pronto soccorso al Bambino Gesù. L’aggressore, a sua volta, ha finto un malore ed è stato portato al Santo Spirito. L’episodio è successo sulla linea A, alla fermata Ottaviano, lunedì pomeriggio intorno alle 18.30. Diversi i testimoni che hanno assistito alla brutale aggressione.
LA TENSIONE
Francesco (nome di fantasia) lunedì pomeriggio decide di andare con due suoi amichetti a fare un giro in Centro, fino ad arrivare al negozio della mamma di uno dei due, che si trova in via Nazionale. Un giro (anche se i genitori ne erano all’oscuro) normale, una passeggiata, nulla di che. Al ritorno però, Francesco si imbatte nella persona sbagliata: mentre era sulla linea A, direzione Battistini per scendere alla sua fermata (Cipro) inizia a parlare ad alta voce di chiesa e religione con i suoi amichetti, in modo leggero come può fare un ragazzino di 12 anni.
IL PICCHIATORE
L’egiziano è lì accanto, ascolta poi inveisce frasi sconnesse, «devi stare zitto, cosa dici», come fosse in preda a deliri. Ne nasce un parapiglia e così il 38enne – che si scoprirà avere un permesso francese, ma anche un foglio di via – alza le mani fino a colpire sul volto il ragazzino con un pugno. Siamo all’altezza della fermata Ottaviano-Musei Vaticani. A questo punto lo straniero, appena aperte le porte del vagone, fugge. Ma viene inseguito da una donna, agente della polizia in servizio nella metro. «Si chiama Consuelo, è stata davvero coraggiosa – racconta il papà della vittima, un medico romano – l’ha inseguito e gli ha urlato più volte di fermarsi. Non fosse stato per lei, nessuno l’avrebbe più trovato».
Alla fine l’aggressore viene immobilizzato, ma finge un collasso. «Allora si è fatto portare in ambulanza al Santo Spirito», sottolinea ancora il papà. Il figlio, nel frattempo, viene portato al Bambino Gesù: prognosi di 3 giorni per il viso gonfio, e tanta tanta paura. L’egiziano, con precedenti, viene fotosegnalato. Al pronto soccorso ha anche «inscenato una convulsione, andando in bagno con una bustina di Oki per far vedere che aveva la schiuma in bocca», spiega poi il medico, padre del ragazzino aggredito.
LA DENUNCIA
Il papà dell’aggredito è spaventato: «Bisogna stare attenti con i nostri ragazzi oggi, la metro a volte è pericolosa. Ora mi prendo 90 giorni di tempo per decidere se denunciare quest’uomo: alla fine il sistema ha funzionato, posso dire che grazie alla vigilanza l’egiziano è stato preso. L’agente, con l’aiuto di altri due, l’ha immobilizzato». Poi sono arrivate le forze dell’ordine ed è stata ristabilita la calma. Sotto choc gli amichetti di Francesco (c’erano anche delle ragazzine).
I PRECEDENTI
Pochi giorni fa, un 16enne aveva cercato di superare i tornelli, senza pagare il biglietto. A notarlo, un agente libero dal servizio, che si era qualificato e lo aveva fermato. Il ragazzo a quel punto si era scagliato contro di lui: gli aveva sferrato una testata, fratturandogli il setto nasale. Oltre a colpirlo a pugni. L’episodio nella stazione metro di Cinecittà.
A gennaio, un 14enne si trovava a bordo della metro con alcuni amici quando un uomo, in evidente stato di alterazione per ubriachezza, si è avvicinato e lo ha aggredito, apparentemente senza alcun motivo. In un attimo l’uomo si è scagliato sul ragazzino e lo ha accoltellato, raggiungendolo con un fendente ad un polpaccio. L’uomo che lo ha colpito è sceso dal treno ed è fuggito, facendo perdere in breve tempo le proprie tracce. Il ragazzo è stato raggiunto dagli operatori del pronto soccorso sanitario che lo hanno trasferito d’urgenza in ospedale: è grave ma non rischia la vita.