la Repubblica, 19 febbraio 2025
La maggioranza vota deroga su export in Russia. Il Pd: si portano avanti col lavoro sporco.
di Lorenzo De Cicco
19 Febbraio 2025
L’iniziativa della Lega che ha chiesto di ripescare un suo odg che impegna il governo ad “agevolare le procedure di autorizzazione” per il commercio di rubinetti
L’oggetto di per sé sembra marginale: si parla di rubinetti. Ma per l’opposizione, soprattutto per il dem Filippo Sensi, l’ordine del giorno approvato stamattina dalla commissione Affari Ue del Senato è la spia di un clima mutato, di un ammorbidimento delle sanzioni contro Mosca. I fatti: durante la discussione sulla legge di delegazione europea, la Lega oggi ha chiesto di ripescare un suo odg già presentato e accantonato dieci giorni fa. Col parere favorevole del governo, rappresentato dalla sottosegretaria salviniana Pina Castiello, è stato invece riproposto all’ultimo e messo ai voti. Il centrodestra compatto l’ha approvato. Il M5S si è astenuto.
Il testo – firmato da cinque leghisti: Borghesi, Borghi, Centinaio, Murelli e Potenti – impegna il governo ad “agevolare le procedure di autorizzazione” per consentire l’export di alcuni prodotti “oggetto di deroga delle sanzioni nazionali, europee e internazionali”. In particolare si tratta di “oggetti di rubinetteria progettati per impianti sanitari, di riscaldamento, di ventilazione o di condizionamento d’aria” e di “tubi e condotti di rame” che sarebbero “necessari per l’uso personale o domestico da parte di persone fisiche in Russia” ma anche in Bielorussia, viene specificato nel paragrafo seguente. Le norme europee, in particolare il regolamento varato dal consiglio a giugno ‘24, consentono agli Stati di derogare alle sanzioni contro Mosca. Per farlo, la legge italiana prevede che il ministero degli Esteri rilasci una autorizzazione “specifica individuale” in cui è obbligatorio individuare l’utilizzatore finale del bene. Insomma, deve essere chiaro da subito a chi andranno i prodotti italiani. Ecco, i leghisti col resto del centrodestra vogliono invece depennare questo passaggio, perché si tratterebbe di una “pratica impossibile per gli operatori del settore sopracitato, in quanto operano in un contesto di commercio internazionale (“business to business”)”.
L’odg alla fine è stato approvato. Il Movimento, con i senatori Lorefice e Bevilacqua, si è astenuto. Il presidente della commissione, l’ex ministro Giulio Terzi di Sant’Agata, oggi senatore di FdI, ha votato a favore. Dure le proteste dei dem, col senatore Filippo Sensi che registra in questo passaggio parlamentare il segnale di un clima mutato, sulla scia dei trumpiani che trattano con Mosca: “La maggioranza vota compatta in commissione Affari Ue un odg della Lega che deroga all’export in Russia e Bielorussia. Si stanno portando avanti con il lavoro sporco”.