la Repubblica, 18 febbraio 2025
Intervista a Anna Valle
È grata alla corona di Miss Italia, anno 1995. «È cominciato tutto da lì, è innegabile», dice sorridendo Anna Valle, 49 anni, regina della fiction che, a dispetto dell’apparenza perfetta, è ironica e schietta.Da domani torna su Canale 5 con la serie Le onde del passato di Giulio Manfredonia, storia di una donna costretta a riaffrontare lo stupro subito con un’amica (Irene Ferri), vent’anni prima sull’Isola d’Elba.Uno degli uomini colpevoli di quell’atto infame viene ucciso. Nel cast Giorgio Marchesi, Fausto Maria Sciarappa. La aspetta il set della nuova serie diretta da Fabrizio Costa, con Daniele Pecci, in cui è una madre alle prese con i sensi di colpa.Le onde del passato è anche una storia di vendetta?«Di vendetta e resilienza. Queste due donne affrontano il trauma in modo diverso: nessuna scelta è giusta o sbagliata. Anna, il personaggio che interpreto, pilota d’aereo, sembra che tenga tutto sotto controllo, ma gira il mondo per sopravvivere, come se quel vissuto non fosse accaduto a lei. È diverso per Tamara (Irene Ferri)».È stata accostata al massacro del Circeo.«No, è diverso. La ricorda solo perché, anche qui, due ragazze accettano un invito su uno yacht e i giovani appartengono all’alta borghesia. Fanno sempre sentire in colpa le donne, nessuna se la va a cercare. La vendetta, purtroppo, non è mai la soluzione anche se un gesto estremo al momento sembra liberatorio. Ti immedesimi».Alle vittime viene chiesto spesso di perdonare. Cosa ne pensa?«Mi sono chiesta anche io perché: non solo una persona soffre, ma deve pure farsi carico del carnefice. Non siamo Dio in terra. Il colpevole paga, se lo merita. Non è peccato esultare».Ha subìto molestie o ricatti sessuali?«No. So di essere fortunata. Ma ricordo un episodio, da ragazzina, con mia sorella e due amiche. Eravamo in bici e un uomo ci chiese indicazioni. Abbiamo percepito che non aveva buone intenzioni».La tv la ha adottata subito, da Commesse: le è mancato il cinema?«Ti manca sempre perché il grande schermo è la ragione per cui ti avvicini al mestiere dell’attore. Adoravo Bertolucci, sono innamorata del cinema di Tornatore e sogno sempre di lavorare con Carlo Verdone. Sono cresciuta con i suoi film. Verdone è unico».La sua carriera di attrice è cominciata con Gianni Morandi che l’ha voluta nel video di Giovane amante mia.«Non pensavo di recitare, poi ho scoperto la macchina da presa. Morandi mi chiamò dopo Miss Italia. Ci siamo rivisti una volta sola ma mi ha mandato un messaggio che mi ha fatto tanto piacere. Grazie al suo videoclip, ho capito che volevo fare».Cosa ha imparato di sé?«Più reciti, più scopri cose su te stessa. Una magia per cui, quando pensi di avere la consapevolezza, un personaggio ti fa cambiare idea. Ti fai domande, più che darti risposte».Vive a Vicenza con suo marito e i suoi due figli. Niente mondanità, riservatissima. Ma è finita sul web con notizie false sul suo conto.«Non sono sui social, non ho nemmeno WhatsApp e sono usciti falsi profili. Ho pensato: denuncio alla Polizia postale e ci penseranno loro, perché per me per un problema c’è sempre una soluzione. Invece ci ho messo anni, non è facile. Le autorità sono state brave ma è il web è il Far West. Chiudono un profilo, ne aprono un altro».A giugno compirà 50 anni. Fa i conti con l’età o se ne infischia?«Sfido qualsiasi donna a infischiarsene. Quando passa un filmato in cui avevo venti anni di meno e dico: “Mannaggia, guarda che bel primo piano”. Poi penso che sono contornata dall’amore, che mi sento bene, e passa il momento».La chirurgia estetica è nei piani?«Nel mio mestiere la buttano lì: “Che dici di un aiutino?”. E quella domanda diventa un tarlo che lavora dentro di te. Sfocia nel nulla o mina le sicurezze. Non sono contro in generale, non è un tabù. Sto bene così ma non la escludo. Dico sempre che, oltre al Dna, ci vuole il giusto stile di vita: cibi sani, sport. Su quello si può intervenire».È vero che ha sfrecciato sulla pista di Monza e fatto un corso di guida veloce sul ghiaccio in Finlandia?«Mi piace la velocità, essere spericolata ma non fuori di testa. Non sono precisina e non deve essere tutto perfetto. Se c’è una bella energia, mi butto».