Corriere della Sera, 18 febbraio 2025
La festa per i 50 anni del Snl
Il Saturday Night Live ha organizzato una festa speciale per festeggiare i suoi 50 anni al Radio City Music Hall di New York: «SNL50: The Homecoming Concert». Il mitico Studio 8H, dove lo show viene registrato dal 1975, si è trasferito per una notte in uno dei luoghi più conosciuti di Manhattan per presentare ospiti come Lady Gaga, Miley Cyrus, i Backstreet Boys, David Byrne, DEVO e tanti altri. A condurre la serata c’era Jimmy Fallon. Domenica è andato in onda «SNL50: The Anniversary Special», una trasmissione di tre ore che ha celebrato la storia del programma con sketch storici, ospiti illustri e la musica dei Blues Brothers (su YouTube). Al Rockefeller Center è stata allestita un’installazione interattiva «Live From New York: The SNL50 Experience».
Ci siamo spesso lamentati perché da noi non c’è uno show simile: ci giustifichiamo dicendo che SNL è una «filosofia di vita», un modo di affrontare le cose, un’impronta lasciata nell’etere: un misterioso prodigio che trasforma il rock in uno spettacolo e uno spettacolo in un concerto, sempre rigorosamente live. Cose da noi impossibili.
Il programma è andato in onda per la prima volta l’11 ottobre 1975. George Carlin era il presentatore e gli ospiti musicali erano Billy Preston e Janis Ian. L’episodio vedeva come protagonisti i giocatori di «Not Ready for Prime Time». Come molte proposte linguisticamente complesse, la formula di base inventata da Lorne Michaels è fra le più semplici (perciò non clonabili) e si basa su tre elementi essenziali: un cast di strepitosi comici, una guest star ogni volta diversa come presentatore e la migliore musica in circolazione. Dunque, l’ospite viene trasformato in conduttore. Sa che può contare su una performance live di grande livello e una squadra di comici cui darsi in pasto. Per questo politici, attori, personaggi pubblici, eroi per caso hanno condotto SNL.
Per usare le parole di Michaels, il segreto di SNL «è l’alchimia dell’operazione. Metti scenografi, musicisti, registi, autori e attori tutti insieme nella realizzazione del programma. E quest’insieme fa il botto alle 23.30. Mi capita spesso di dirlo: non funziona perché tutto è pronto, funziona perché tutto comincia alle 23.30».