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 2025  febbraio 17 Lunedì calendario

Sinner in cerca di uno sparring partner e un campo

Sparring partner cercasi. Nel mondo del tennis l’annuncio di Jannik Sinner circola già a tutti i livelli: il numero uno al mondo deve trovare un tennista con cui potersi allenare durante lo stop forzato. Un giocatore che non sia tesserato, perché il Codice mondiale antidoping vieta a chi sia soggetto a un periodo di sospensione di allenarsi con colleghi in attività. Sinner potrà tornare alla normalità, da questo punto di vista, solo il 13 aprile.La ricerca si sta così concentrando su tennisti che facessero parte del circuito fino a poco tempo fa: inevitabile la suggestione Nadal, che però ovviamente ha altri progetti. Più facile avvicinare giocatori di alto livello, ma con un pizzico di visibilità in meno. L’ultimo in ordine di tempo ad aver lasciato il tennis è Diego Schwartzman, argentino, 32 anni, ex n.8 Atp, a cui proprio Sinner aveva dedicato un pensiero per il ritiro: «Che carriera, che persona. Ti auguro il meglio per il tuo nuovo capitolo». Ma non è l’unico: da Delbonis a Krajinovic sono tanti i freschi ex che potrebbero accettare di passare un paio di mesi a mandare la pallina nel campo di Jannik. Non fosse altro per le cifre decisamente allettanti che l’altoatesino potrebbe offrire per il disturbo.Di questo e non solo si sarà parlato in una sorta di consiglio generale con il suo staff a Montecarlo, nelle ultime ore. Era necessario mettere nero su bianco un’agenda delle prossime settimane, con i tempi da dedicare al riposo – nel programma è previsto un periodo da trascorrere a Sesto, dove è cresciuto e vivono genitori e amici, in Val Pusteria – e all’allenamento. Sinner aveva pianificato di lavorare intensamente per arrivare pronto alla stagione sulla terra rossa: avrà piùtempo per farlo, ma non dovrà sbagliare nulla. A partire dal campo di allenamento. Vale il discorso fatto per lo sparring partner: chi è sospeso per aver violato le norme antidoping non può allenarsi in nessuna struttura riconosciuta a livello federale. Per intenderci: nessun circolo italiano è adatto, non potrebbe nemmeno entrare in uno stadio per vedere l’incontro di un amico, pena il raddoppio della sospensione. Potrebbe cercare una villa privata con campo da tennis. Ma ha anche proposte alternative. Una conduce a Dubai: il megaresort JA dispone di quattro campi in sintetico e di strutture all’avanguardia, ma non affiliate ad alcuna federazione. L’Academy è gestita da Davide Giusti, un coach italiano che da 12 anni porta negli Emirati i grandi nomi del tennis mondiale. Sinner ha preparato lì, a dicembre, gli Australian Open. Negli ultimi giorni ci sono stati contatti.Roma intanto si prepara ad accogliere il grande ritorno di Sinner. Che trasformerà gli Internazionali in un evento imperdibile per i suoi tifosi. E che porterà sul torneo ancora più attenzioni: e il Foro Italico è pronto. Anche perché quest’anno si allargheranno gli spazi, le strutture, con tribune aggiuntive per il campo Pietrangeli e una suite a vetri sul Centrale, riservata a Sinner e alla sua famiglia, per dominare il cuore del Foro dall’alto e per vivere l’esperienza romana senza doversi far travolgere dall’affetto, che spesso si trasforma in una pressione esagerata. La suggestione è che possa anche giocare una partita allo Stadio dei Marmi, il tempio dell’atletica. Insomma, sarà un’edizione unica per la vetrina primaverile della Federtennis, in attesa di quelle autunnali, le Atp Finals a Torino e la fase finale di Davis a Bologna.