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 2025  febbraio 16 Domenica calendario

Ritratto di Olly, vincitore di Sanremo 2025

Basta farsi un giro per le strade di Sanremo o dei social per rendersi conto che la nuova stella del Festival è Olly, al secolo Federico Olivieri, genovese, classe 2001, figlio di un avvocato e di una magistrata, rugbista mancato per colpa di un’ernia del disco ma fisicato come se fosse ancora in attività. «Ero una terza linea centro e non mi sono mai risparmiato». La sua Balorda nostalgia «è» una canzone con la melodia e la forza giusta, i bookmakers lo hanno dato favorito fino all’ultimo e Olly è l’artista più commentato, con il «sentiment» più positivo e la maggiore crescita di follower. Sono dati volatili ma rendono l’idea. E rende l’idea anche come li commenta Olly: «I numeri sono belli ma qua si tratta di emozioni, di quella che è stata una settimana incredibile dove sono successe cose che non avrei mai pensato che potessero capitarmi». Sì però nel 2023 al Festival di Sanremo Olly è passato praticamente inosservato, stavolta ha invertito la tendenza. «Io favorito? Diciamo che nel 2023 ero sicuramente più low profile di adesso», ha spiegato ieri aggiungendo che comunque «Fino a questo momento per me il Festival è stato fantastico indipendentemente dal risultato». E che lui potrebbe essere davvero uno dei nomi del futuro musicale italiano lo hanno confermato due aspetti. Il primo è pubblico: la cover de Il pescatore di Fabrizio De André cantata nella serata delle cover con la Wedding and Funeral Orchestra di Goran Bregovic era perfettamente a fuoco, anzi aggiungeva un po’ di energia tribale in più prendendosi anche i complimenti sul palco. E l’altro aspetto è più nascosto, ma altrettanto significativo. Simon Le Bon dei Duran Duran lo ha ascoltato cantare all’Ariston e ha chiesto di poterlo incontrare: «Mi hanno detto che mi voleva salutare Simon Le Bon, ma io ho capito Salmo, perché lui come nickname ha Salmolebon. Quando me lo sono ritrovato davanti sono rimasto di stucco». D’accordo e che cosa le ha detto: «Mi ha detto che gli è piaciuta la mia esibizione e che ha visto molta energia». In effetti è una nuova forma di energia, persino vintage se confrontata a quella di tanti rapper che giocano su beat e campionamenti. Sul palco lui è una furia, non a caso ha tutti i concerti del 2025 già esauriti. Fa parte, con Bresh e pochi altri, della nuova scuola cantautorale genovese e vola basso come ogni vero genovese: «Mi interessa la musica, penso solo a quella, belìn».