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 2025  febbraio 13 Giovedì calendario

Da Valentino una maison per l’arte nel cuore di Roma


ROMA Il portone monumentale. L’ingresso sobrio. Le scale con antiche geometrie di marmo e, da realizzare, un corrimano “importante” – in legno o bronzo è ancora da decidere – a trasmettere un’idea di eleganza e ricercatezza, sin dal primo sguardo. Più ancora, a farsi sintesi dell’armonia tra classico e moderno che è cardine della filosofia di Valentino. Sono ventinove gradini a separare il portone dello storico Palazzo, in piazza Mignanelli a Roma, dallo spazio espositivo della Fondazione Valentino Garavani e Giancarlo Giammetti, che ieri abbiamo visto in anteprima – in attesa dell’apertura al pubblico prevista a maggio in occasione delle visite riservate del ministro della Cultura Alessandro Giuli e del sindaco Roberto Gualtieri. Un monumento al Bello, per vocazione e missione. Un Concepita nel 2016 con una missione filantropica radicata nell’impegno personale e privato dei suoi fondatori, la Fondazione inaugura così un nuovo importante progetto, con una serie di attività culturali ispirate alla visione dei fondatori. Il palazzo, al civico 23, storicamente di Propaganda Fide, poi dal 1989 al 2000 usato per mostre ed eventi da Valentino Warhol, Balthus, La seduzione da Boucher a Warhol, solo per citarne alcune e in seguito eletto a sede dell’Accademia L’Oréal, è stato sottoposto a un importante lavoro di rigenerazione urbana. E gli interventi sono quasi ultimati.Bianco assoluto, il colore delle pareti, scelto per costruire uno scenario neutro dove ospitare ogni forma d’arte, lasciando lo sguardo “libero”, senza l’influenza del colore. E a creare un’atmosfera quasi sospesa nel tempo, una cornice per la bellezza da contemplare, condividere, forse creare. A definire lo spazio oltre 1200 metri quadri sono una fuga di archi, lucernari e, opportunamente restaurate, iscrizioni di quella che era l’accademia di Propaganda Fide, in dialogo con le moderne sospensioni per l’illuminazione, studiate per richiamare, in modo lieve, l’iconica V di Valentino. Senza eccessi, però. Perché la vera eleganza, nella visione più volte esplicitata da Valentino, «è l’equilibrio tra proporzioni, emozione e sorpresa». Il nuovo spazio sarà dedicato all’arte e al Bello, con un programma articolato di appuntamenti.«Questo posto è una scoperta entusiasmante sia per la qualità del progetto, sia per ciò che rappresenta per Roma ha commentato il ministro della Cultura Alessandro Giuli la città ha bisogno di riappropriarsi di luoghi culturali e questo è uno spazio che coniuga la storia con la contemporaneità». Un vero «dono per Roma», il commento del sindaco Roberto Gualtieri. Lo spazio aperto al pubblico ospiterà due mostre l’anno, una in primavera, l’altra in autunno, ma anche workshop e residenze d’artista. «Sarà uno spazio culturale animato tutto l’anno, pensato anche per i giovani e gli artisti contemporanei», dice Giancarlo Giammetti. È previsto anche un bookshop che sarà destinato ad accogliere i cataloghi delle esposizioni ma non solo, guardando alla storia della maison, alla moda, alla bellezza, nel senso più profondo del termine.
«La nascita della Fondazione Valentino Garavani e Giancarlo Giammetti sarà un punto di forza per la nostra città. Garantirà uno sviluppo unico per la moda e l’arte di Roma a livello internazionale», ha sottolineato l’assessore capitolino a Grandi Eventi, Turismo, Sport e Moda Alessandro Onorato. «Con la generosità, storia e possibilità di portare le più importanti mostre e iniziative di mecenatismo la Fondazione sarà un punto di riferimento per tutti gli appassionati e per tantissimi giovani che studiano a Roma sognando un futuro nelle arti. È anche una grande operazione di riqualificazione di un palazzo storico, in un luogo centrale di Roma come piazza Mignanelli, che tornerà a splendere grazie a investimenti privati». È infatti allo studio un progetto di riqualificazione della piazza.«Sono amico della maison ha affermato Francesco Rutelli Quando ero ministro della Cultura sono state realizzate la sfilata di Valentino al Tempio di Venere e la mostra al museo dell’Ara Pacis. L’apertura di questo spazio è un’iniziativa importante per la città». Il progetto è stato presentato a dicembre 2023 e affidato allo studio Nemesi firma anche del Padiglione Italia all’Expo Milano 2015 – che ha incentrato la rigenerazione sui concetti di «eleganza, raffinatezza, preziosità, armonia geometrica» ripresi dalla visione della maison, a ribadire ciò che ha rappresentato nella storia mondiale della moda. E, ovviamente, il rapporto – intenso – con Roma.