Il Messaggero, 13 febbraio 2025
L’eredità di Lando Buzzanca: indaga la procura
ROMA Mentre Lando Buzzanca, all’epoca 86enne, entrava e usciva da ospedali e cliniche riabilitative per un disturbo del linguaggio causato da una brutta caduta in casa, la compagna Francesca Lavacca aveva fatto affiggere il 5 agosto del 2021 le pubblicazioni del loro matrimonio al comune di Canosa di Puglia, paese nel quale risiedeva. Ora la 54enne, che sul suo profilo Instagram si presenta come «giornalista, conduttrice, autrice Siae» e con il nome d’arte Francesca Della Valle, è imputata per circonvenzione di incapace. Secondo la Procura di Roma, che ha chiesto il suo rinvio a giudizio, «abusando dello stato di deficienza psichica» dell’attore palermitano, «lo induceva a contrarre matrimonio – si legge nel capo di imputazione – ben consapevole delle sue condizioni psicofisiche inidonee alla libera autodeterminazione, atto in forza del quale diveniva erede a seguito del decesso avvenuto il 18 dicembre 2022». Già con le pubblicazioni, infatti, ci si può insinuare nell’asse ereditario. L’udienza preliminare tenutasi lo scorso 6 febbraio davanti al gup del Tribunale della Capitale Anna Maria Gavoni è stata rinviata a maggio per consentire ai figli di Buzzanca di costituirsi parte civile nel procedimento, «in qualità di eredi».
Le nozze non si sono mai celebrate perché l’amministratore di sostegno dell’attore, l’avvocato Luca Valvo, il 6 agosto 2021 aveva chiesto al giudice tutelare di impedirle e di trasmettere gli atti alla Procura, «affinché valuti l’opportunità di disporre indagini» ipotizzando che il proprio assistito fosse stato circuito. Quattro giorni dopo, il presidente della prima sezione civile del Tribunale capitolino ha deciso di sospendere l’eventuale matrimonio fino all’udienza fissata «in via d’urgenza» per il 17 agosto. L’indomani, carabinieri e finanzieri si sono presentati negli uffici del municipio XV di Roma (Lando abitava infatti in un grande appartamento di fronte a Ponte Milvio) per acquisire la copia della documentazione prodotta per le pubblicazioni. La ufficiale di Stato Civile, incaricata della pratica, ha poi spiegato agli investigatori che era stata contattata da Francesca Lavacca, la quale le aveva fornito una procura speciale firmata dal futuro marito che non poteva essere presente perché ricoverato in una struttura sanitaria.Sentiti a sommarie informazioni testimoniali, entrambi i figli di Buzzanca hanno dichiarato (così come ha fatto anche la sua storica domestica) che il padre non aveva mai esternato la volontà di sposarsi con la donna di origini pugliesi, «anzi ne subiva le intemperanze, manifestate ogni qual volta questa veniva a conoscenza di un loro incontro», si legge in una prima informativa della polizia. Per di più, hanno specificato che non era in grado di firmare nessun documento, proprio a causa della sua malattia. Mario Buzzanca, il maggiore dei due, ha raccontato a verbale: «Quando a settembre 2020 un’ammiratrice gli chiese una dedica, lui si bloccò riuscendo a fare solo alcuni scarabocchi». «La signora Lavacca voleva coinvolgerlo in una sit-com che doveva chiamarsi “Casa Buzzanca” e nella quale lei doveva ricoprire il ruolo di moglie di mio padre», ha aggiunto. Il figlio più giovane, Massimiliano Buzzanca, difeso dall’avvocato Sergio Stravino, ha riferito che «era intervenuta nella gestione dei diritti di immagine (del padre, ndr) attraverso un conto Bancoposta sul quale la signora Lavacca aveva delega di firma. Lui probabilmente non era pienamente cosciente di questa situazione». Ha inoltre precisato che non hanno mai convissuto e che lei «tramite la fama di mio padre» pubblicizzava con degli sketch il suo atelier-coiffure.
Francesca Della Valle sui social continua ad attaccare i figli di Lando, sostenendo che è stato ricoverato «e lasciato morire per avidità». Da tempo si batte per abrogare la legge 6 del 2004 che istituisce l’amministratore di sostegno. Ha presentato una denuncia contro Mario e Massimiliano Buzzanca per truffa, circonvenzione di incapace e violenza privata, contro l’ex amministratore di sostegno Luca Valvo per abuso d’ufficio (accusandolo di aver impedito la celebrazione del loro matrimonio) e contro i medici delle strutture sanitarie in cui il suo compagno era stato ricoverato. Il pm di Roma Alessandra Fini ha chiesto l’archiviazione di tutte le posizioni, spiegando che si è agito «al solo fine di proteggere Buzzanca e assicurargli un’adeguata cura». Lavacca, assistita dall’avvocato Antonio Gravante, ha presentato opposizione e il prossimo 9 aprile si terrà l’udienza in camera di consiglio davanti al gip Rosalba Liso.