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 2025  febbraio 10 Lunedì calendario

“Striscia Resort”. Trump, il piano da immobiliarista fa acqua: 5 punti

L’idea di fare della Striscia di Gaza la Riviera del Medio Oriente è in linea con altri progetti grandiosi varati da quando Donald Trump è tornato alla Casa Bianca, tra cui l’annessione della Groenlandia o la trasformazione del Canada nel 51° Stato degli Stati Uniti. Ecco cinque motivi per cui la proposta di Trump su Gaza sembra impraticabile:
1) Radici palestinesi. Trump ignora il profondo attaccamento dei palestinesi alla loro terra. Dopo il cessate il fuoco, mezzo milione di sfollati si sono riversati di nuovo a nord.
2) Opposizione araba. Contrariamente alle affermazioni di Trump, gli Stati arabi hanno fermamente respinto il piano. Egitto, Giordania, Qatar, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti hanno denunciato qualsiasi “violazione dei diritti inalienabili” dei palestinesi. Anche l’opinione pubblica degli Stati arabi sarà ostile alla proposta, ci si aspettano proteste in tutto il Medio Oriente e oltre.
3) La sicurezza. La proposta di Trump prevede l’invio di truppe Usa a Gaza. Tali forze incontrerebbero la forte opposizione di Hamas, indebolito dai 15 mesi di guerra contro Israele, ma tutt’altro che sradicato. Hamas e la Jihad islamica, hanno dimostrato la capacità di sostenere una violenta insurrezione contro una forza militare convenzionale, del tipo che incombe nella memoria americana dopo le fallite operazioni militari in Afghanistan, Iraq e Vietnam.
4) Diritto internazionale. Con un intervento a Gaza, Trump farebbe a pezzi il diritto internazionale, l’eredità dell’ordine internazionale del dopoguerra che fino a poco tempo fa Washington aveva orgogliosamente​ sostenuto. Gli Usa potrebbero prendere il controllo di Gaza solo con il consenso dell’autorità sovrana del territorio. Israele non può cedere Gaza agli Stati Uniti. Le persone hanno diritto all’autodeterminazione, il diritto di determinare il proprio futuro, l’Onu ha ribadito che il diritto internazionale proibisce severamente qualsiasi espulsione di persone da un territorio occupato.
5) L’incognita Israele. Netanyahu e i suoi sostenitori sono incoraggiati dall’idea del presidente, moderati e centristi si congratulano con Trump, ma esprimono dubbi sulla fattibilità del suo piano, che resta quello di un immobiliarista che sogna una Las Vegas sul Mediterraneo controllata dagli Usa e pagata dagli arabi del Golfo.​