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 2025  febbraio 10 Lunedì calendario

La settimana corta

L’ultima in ordine di tempo è stata la Spagna: qualche giorno fa il Paese ha annunciato un progetto di legge per abbassare a 37,5 ore l’orario di lavoro settimanale a parità di stipendio. L’obiettivo è «lavorare meno per vivere meglio». Da noi in Italia, in attesa di misure da parte del governo che le opposizioni hanno evocato a più riprese, sono le grandi aziende a muoversi. Su questo fronte l’anno nuovo è iniziato con una forte accelerata e la lista delle società che hanno introdotto orari lavorativi più leggeri si è significativamente allungato. Non solo. Adesso l’attenzione è anche su misure a sostegno della genitorialità, come bonus per il nido e congedi di paternità.Per fare qualche esempio, con l’inizio del 2025 il via alla settimana corta è arrivato da Autostrade per l’Italia. L’accordo, frutto di una collaborazione strategica con le organizzazioni sindacali, punta a valorizzare il benessere dei lavoratori. Autostrade partirà con una sperimentazione della riduzione dell’orario di lavoro a partire da giugno con 36 ore settimanali a parità di retribuzione. Tra le novità anche un sostegno della genitorialità con l’istituzione di un contributo per l’asilo nido del secondo e terzo figlio (rispettivamente, 50 e 100 euro al mese) e l’estensione del congedo di paternità per un totale di 20 giorni (10 obbligatori per legge e 10 messi a disposizione dall’azienda).«Le persone sono la forza del nostro Gruppo e siamo convinti che il loro benessere, oltre che un nostro dovere, sia anche una irrinunciabile leva per la competitività e il raggiungimento degli sfidanti obiettivi che ci siamo posti» dice l’ad di Autostrade per l’Italia, Roberto Tomasi.Anche Siae ha deciso per orari più leggeri ma la flessibilità cambierà a seconda del periodo dell’anno: nei mesi di giugno, luglio, agosto, settembre e dicembre, oltre 600 dipendenti potranno decidere di aderire alla settimana lavorativa di quattro giorni. Negli altri mesi, invece, l’orario rimarrà di 40 ore da lunedì al venerdì. L’elenco è lungo. Anche Unipol sta considerando l’introduzione della settimana corta nel suo piano industriale per il 2025-2027. Permetterà ai suoi dipendenti di lavorare quattro giorni a settimana su base volontaria. Allo stesso modo Luxottica, un altro big del mondo produttivo, che aveva sperimentato la settimana corta a partire da aprile 2024 prevede di raddoppiare le adesioni nel 2025. I dipendenti lavoreranno dal lunedì al giovedì, mantenendo lo stipendio.I casi sono in crescita e adesso anche il pubblico apre alla nuova formula. Nel nuovo anno i dipendenti dei ministeri sperimenteranno la settimana corta: i dipendenti delle Funzioni centrali sperimenteranno la settimana corta (ma senza riduzione dell’orario di lavoro). La speranza è che altri nomi seguano presto questa strada. Le iniziative per la settimana corta rappresentano un passo verso un modello di lavoro più flessibile e orientato al benessere dei dipendenti. Se adottate su larga scala, queste pratiche potrebbero trasformare radicalmente il panorama lavorativo, migliorando non solo la qualità della vita dei lavoratori ma anche l’efficienza delle aziende. Intanto l’elenco di grandi gruppi e aziende che già hanno intrapreso questa via è già nutrito e va da Intesa Sanpaolo a Thun fino a Lamborghini. «Occorre fare attenzione – dice Rossella Cappetta, Associate Dean per la formazione su misura di Sda Bocconi, Professoressa di Organizzazione del Lavoro di Università Bocconi -. Quello a cui stiamo assistendo è una trasformazione di natura tecnica ed è un passaggio difficilissimo».In pratica per l’esperta occorre essere capaci di mettere in piedi una giusta gestione del lavoro. Sennò si rischia un crollo della produttività. «È una sfida tecnica – sottolinea l’esperta -. Il rischio di farsi molto male è grande in particolare nelle piccole aziende che hanno minori competenze nell’organizzazione del lavoro». In ogni caso, per l’esperta non si può ancora parlare di cambiamento culturale. Occorrerà prima capire se gli strumenti tecnici introdotti sono quelli giusti e se davvero porteranno ai risultati desiderati.