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 2025  febbraio 08 Sabato calendario

Berlusconi è stato alla Scala una sola volta

Milano Per la prima volta entra nel cda del salotto buono della cultura italiana, il consiglio di amministrazione del Teatro alla Scala, un Berlusconi. Si tratta di Barbara, prima figlia di Silvio e dell’attrice teatrale Veronica Lario, nominata in consiglio come rappresentante della Regione Lombardia. «Alla dottoressa Berlusconi – ha dichiarato il presidente della Lombardia, Attilio Fontana – i migliori auguri di buon lavoro. È una persona di qualità, attenta e interessata ai problemi legati all’arte oltre a essere un ottimo manager».
Barbara Berlusconi, che null’ultimo periodo è apparsa molto attiva sulla scena pubblica, è socia della Cardi Gallery, membro del cda di Fininvest e ad di Holding Italiana Quattordicesima, dopo essere stata amministratrice delegata del Milan, tempo al quale risalgono le sue apparizioni alla Scala. Circa dodici anni fa fu all’anteprima per under Trenta del Lohengrin.
«Desidero ringraziare Regione Lombardia e il presidente Fontana per la fiducia accordata», ha dichiarato. Proprio Barbara Berlusconi era intervenuta a Palazzo Lombardia, nel settembre 2023, quando il Belvedere del grattacielo è stato intitolato a suo padre. Commenti positivi alla nomina sono venuti da esponenti della maggioranza, tra i quali la ministra Elisabetta Casellati, la vicepresidente del Senato Licia Ronzulli, il presidente dei senatori di Forza Italia Maurizio Gasparri, la senatrice Daniela Ternullo, il deputato Alessandro Cattaneo, il vicesegretario nazionale di Forza Italia, Stefano Benigni, oltre a esponenti locali.
Quello dei Berlusconi con la Scala, tempio della borghesia e della finanza milanese, non è stato un rapporto facile. Silvio Berlusconi è stato alla Scala una sola volta, in veste di premier, il 7 dicembre 2004 alla riapertura del teatro dopo il restauro condotto da Mario Botta. Quella sera Riccardo Muti dirigeva la Europa riconosciuta di Antonio Salieri ed era in corso una controversia tra i lavoratori del ballo e il governo perché il ministro Giulio Tremonti intendeva alzarne l’età di pensionamento.

Il berlusconismo, invece, specie durante gli anni del doppio mandato come sindaco di Gabriele Albertini, è stato molto presente con due fedelissimi del Cavaliere: Fedele Confalonieri e Bruno Ermolli. Il presidente di Mediaset lo è stato per anni anche della Filarmonica della Scala e aveva portato Fininvest tra i soci fondatori del teatro. Melomane, diplomato in pianoforte, grande oppositore di ogni sperimentazione registica, promosse i concerti della Filarmonica sulle reti Mediaset. Bruno Ermolli, fondatore di Sinergetica e nominato nel cda dalla Camera di commercio, fu il potentissimo vicepresidente della Scala, protagonista di molte mediazioni, anche con i sindacati, ed ebbe il merito di chiamare come sovrintendente Stéphane Lissner. Da una decina d’anni, a eccezione della presenza di Confalonieri, l’area berlusconiana appariva non attiva alla Scala.