La Stampa, 6 febbraio 2025
Fioriere accanto ai cassonetti scambiate per spazzatura
L’assunto che «ormai si ruba di tutto» ha trovato nuova conferma a Castelnuovo Nigra, piccolo centro della Valle Sacra, dove qualcuno ha fatto sparire persino le nuove fioriere di cemento appena acquistate dal Comune per abbellire gli angoli del paese.Volendo ipotizzare un caso di buona fede, c’è da dire che le due fioriere, in località Crosa, erano state temporaneamente parcheggiate dal Comune vicino ai bidoni dell’immondizia. Comune che ha dovuto diffondere via social un appello per riportare a casa i contenitori di cemento: «La persona che ha preso le due fioriere pensando che fossero da buttare è pregata di riportarle gentilmente al loro posto: non sono da buttare, sono nuove e servono per abbellire il nostro paesino». Fin qui, purtroppo, non c’è stata risposta all’appello, segno che probabilmente si è trattato di un vero e proprio furto. «Faccio un po’ fatica a credere ad un caso di buona fede – dice la sindaca Enrica Caretto – le avevamo appena comprate perché quelle vecchie, in plastica, a causa del freddo, si sono danneggiate». Secondo palazzo civico, insomma, è abbastanza improbabile che qualcuno di passaggio, vedendo le fioriere vicino a bidoni, abbia deciso di portarle via ipotizzando potesse trattarsi di un rifiuto come un altro. Sui social si è fatta anche dell’ironia: «Forse erano talmente brutte che, pensando fossero da buttare, qualcuno se l’è portate a casa».Il sistema di videosorveglianza che si trova al bivio con via Cicolelio, avrebbe comunque ripreso il «ratto delle fioriere», avvenuto verso le 13.45 di sabato scorso. Al Comune, per ora, non è rimasto che rinnovare l’appello: «Stavamo completando i lavori di piantumazione -– aggiunge il sindaco – e in località Crosa le nuove fioriere, nel corso della giornata di venedi, erano state temporaneamente sistemate vicino ai bidoni. Non abbiamo fatto in tempo a finire il giro che sono sparite. Spero che qualcuno si faccia vivo o le riporti al loro posto. Per una piccola realtà come la nostra si tratta di un danno».