il Fatto Quotidiano, 4 febbraio 2025
Sul Fatto criticano Di Pietro
Caro direttore,
ho ascoltato con stupore il parere di Antonio Di Pietro sulla separazione delle carriere. Secondo lui questa riforma sarebbe coerente con il principio di terzietà del giudice e non metterebbe a rischio l’indipendenza del pubblico ministero, ma anzi garantirebbe maggiore equità nel processo. Inoltre, sostiene che eventuali ingerenze politiche dipendano più dall’integrità personale del Pm che dalla struttura istituzionale. Mi chiedo, e Le chiedo: davvero questa separazione sarebbe la soluzione giusta per rafforzare l’imparzialità della giustizia?
MARCO DEPPERU
Di Pietro l’ha sempre pensata così, ma si illude: un minuto dopo aver separato le carriere, metterebbero il Pm sotto controllo dell’esecutivo.