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 2025  febbraio 04 Martedì calendario

Tutto il trash di Napoli

Qual è la vera Napoli? Quella dei pittoreschi tiktoker con milioni di follower e decine di milioni di visualizzazioni? Oppure quella «svelata» dai film d’autore, patria di filosofi, scrittori, politici e artisti?
In questo giorni il caso Roccaraso ha acceso i riflettori sul versante più folk di Napoli, popolato da personaggi che urlano dai propri profili social, fanno proselitismo e hanno storie che spesso si intrecciano con le ombre della città e corrono parallele alle cronache giudiziarie. È il caso di Rita De Crescenzo, tiktoker da un milione 700 mila follower e 122 milioni di visualizzazioni. L’italiano per la signora è lingua poco nota, ma l’ardimento non le manca e non è un caso se sui social la conoscono come «svergognata». Vive al Pallonetto a Santa Lucia – rione dei contrabbandieri e della nostalgia nelle canzoni napoletane —, alle spalle un arresto con l’accusa di spaccio e poi l’assoluzione, un figlio a 12 anni dal boss Contini. Dalla rete alla vita vera – quella dove fa comparsate a feste di piazza e cerimonie varie – il passo è breve. Rita canta, balla, muove «il culetto» come canta in uno stornello che ripropone ad ogni sua apparizione. Anche quella alla Prima Comunione di un bimbo che la accolse impietrito e contrariato. Virale il video dove il piccolo manifesta con un’espressione tristissima il suo dissenso a cotanta ospite d’onore. Ma lei va avanti: in un mese ha dichiarato di guadagnare 12 mila euro solo per queste apparizioni. 
È la fascinazione del trash quella che spinge tanti a seguire questa Napoli chiassosa? Quella di Anthony Sansone, cacciato da L’aria che Tira da David Parenzo. Con i suoi 86 mila follower e 2,2 milioni di visualizzazioni è un altro dei «portagente» di Roccaraso. Un’evoluzione del suo lavoro: Sansone nasce come venditore di spighe a Casoria, nell’hinterland napoletano. «Ma che zucchero!» ripete proponendo pannocchie al cioccolato ai suoi follower, ribattezzati «zuccheri». Le famiglie sono ben rappresentate da Veronica Acquaviva e Sasy Borriello, un milione 300 mila follower e 177 milioni di visualizzazioni. Very e Sasy sono di Secondigliano, si sono sposati giovanissimi hanno cinque figli e sono nonni. Il loro racconto sui social è a metà fra il reality e la telenovela. Uno dei figli un anno e mezzo fa venne accoltellato: a 15 anni, raccontò la madre a Bruno Vespa, era stato colpito per gelosie legate proprio alla visibilità dei genitori. Di qui un incrocio di accuse con la solita Rita De Crescenzo, finite in video infarciti di epiteti irriferibili: con visualizzazioni record. Mucella, venditrice ambulante di pannocchie dei Quartieri Spagnoli, ha più di un profilo. La Regina delle Spighe è diventata un punto di riferimento dei turisti di passaggio a Napoli, ma anche lei si è presa una pausa: è stata a Roccaraso con Rita e in un video le due sono insieme sulla seggiovia di Pizzalto. Esibendo entusiasmi con urla belluine. 
Laura la Divina – «creatura» di De Crescenzo, della quale è stata a lungo la fantesca – è una trans che ha 123 mila follower e un milione e mezzo di visualizzazioni. Sono 11 milioni e mezzo quelle per Nonna Adele: capelli neri, trucco pesante, unghie laccate e lunghissime, impasta casatielli nelle bacinelle e frigge. Formosa, tatuata, esuberante, ha 400 mila follower. La Pescivendola più bella d’Italia, ha riconquistato in pochi giorni 70 mila follower dopo essere stata costretta a chiudere il suo profilo TikTok, accusata dagli animalisti di maltrattare i polpi e i pesci per fare i suoi video. 
Ma il grande fermento social che attraversa Napoli ha fatto emergere, accanto a personaggi improbabili – che sognano un reality in prima serata – altri dal profilo più sobrio e strutturato. Donato De Caprio da una piccola bottega del quartiere popolare della Pignasecca ha lanciato il fenomeno del panino «Con mollica o senza?»: 4.3 milioni di follower, forte di 112 milioni di visualizzazioni ha aperto anche a Roma e Milano. New Martina – più di 8 milioni e mezzo di follower e 300 milioni di visualizzazioni – è diventata un fenomeno straordinario. Da lei è andato a farsi «martinizzare» l’iPhone con una delle sue pellicole anche Francesco Totti.