Corriere della Sera, 3 febbraio 2025
Te gh’et mangià el panetùn de San Bias?
Non c’è santo che tenga, si usa dire davanti all’inevitabile. E oggi è inevitabile che San Biagio sia sulla bocca, anzi nella bocca di tutti. Perché, lo si sa, San Bias benedis la gola e él nas. San Biagio benedice la gola e il naso. La terapia è semplice: dopo Natale si conserva una fetta di panettone e la si mangia il 3 di febbraio, giorno di San Biagio, che era medico e gli si attribuiscono guarigioni di malati di gola. Le leggende parlano anche del tozzo di pane che Biagio diede a un bimbo per rimuovere la lisca di pesce che lo soffocava, o di un panettone divorato da un prete ingordo e poi miracolosamente rimaterializzato al momento di restituirlo alla proprietaria. O, come dicevano le nonne, del beneficio di mangiare il panettone raffermo che raschia e rischiara la gola. Guarigioni, favole e realtà, fede e mito. Ma alla fine, perché no? Un boccone di speranza nutre più di ogni certezza. E buon San Biagio a tutti.