la Repubblica, 2 febbraio 2025
Dove rinasce l’Isis
NORDEST DELLA SIRIA – Il volto della Fenice è una sorpresa amara: è quello di migliaia e migliaia di bambini, cresciuti in una prigione dove li hanno educati all’odio. Sono i figli e gli orfani dei terroristi che hanno proclamato il Califfato, allevati per prendere il posto dei genitori e far risorgere l’Isis dalla cenere della disfatta. Reclute acerbe che nella loro breve vita hanno conosciuto soltanto disperazione e violenza: sono il popolo di al Hol. Ben 39mila persone, in stragrande maggioranza donne e minori, rinchiusi in una gigantesca tendopoli circondata da reticolati nella regione autonoma curda del Rojava, nel Nord Est della Siria. La sezione 6 è la più blindata perché custodisce i familiari dei foreign fighters arrivati per combattere nel nome del jihad. Molti di loro sono veramente piccoli, hanno meno di dieci anni e tanti sono nati qui dentro: non sono mai usciti da questo calderone di rabbia. Lanciano pietre e urlano “Allah Akbar”. Alcuni mimano il gesto dello sgozzamento. Si sente un colpo di pistola: vogliono dimostrare che comandano loro. “Nascondono molte armi e spesso compiono omicidi: nella sezione 6 abbiamo appena trovato il corpo di una donna ammazzata e sepolta da almeno un anno”.