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 2025  febbraio 02 Domenica calendario

Kevin travolto da cinque tram

Le prime risposte alle domande di amici e parenti arriveranno domani, giorno in cui è stata fissata l’autopsia sul corpo di Kevin Mateo Rodriguez, il 26enne originario dell’Ecuador travolto domenica scorsa da almeno cinque tram in via dei Missaglia. Perché una settimana dopo, l’interrogativo che ricorre nei loro pensieri è uno: «Nessuno si è accorto di nulla?». 
Sui social negli ultimi giorni ha iniziato a circolare un appello, lanciato appunto da chi era più vicino al giovane. Cercano dettagli e passeggeri dei tram che possano essersi accorti di qualcosa: «Chiunque abbia informazioni o sia stato testimone ci contatti». Tra loro anche l’amico e coinquilino del 26enne, che era con lui fino a pochi istanti prima della tragedia. È stato uno dei primi a essere sentito dagli agenti della polizia locale, guidati dal comandante Gianluca Mirabelli, raccontando di essersi accorto di aver sbagliato banchina del tram per rientrare a casa e quindi di aver controllato gli orari della linea in direzione opposta. Al suo ritorno, però, di Kevin «non c’era più traccia». Ha così iniziato a cercarlo senza sosta, fino alla discoteca dove avevano appena trascorso la serata. Forse complice la limitata visibilità per il buio e la pioggia, non si è accorto dell’amico a terra. Solo dopo, attraverso il Gps del telefono, ha scoperto che le tracce si fermavano proprio in via dei Missaglia. A quel punto la decisione di presentarsi al comando di via Pietro Custodi e la tragica notizia, da cui sono partiti gli interrogativi che troveranno un primo chiarimento domani. 
Per chi indaga la dinamica dell’incidente lascia tuttavia pochi dubbi, come confermerebbero anche i video delle telecamere, e nessuno dei conducenti Atm si sarebbe accorto della presenza del corpo. È possibile che il 26enne sia caduto tra i binari senza accorgersene, forse nel tentativo di attraversare, o che abbia avuto un malore (anche per questo sarà dirimente l’autopsia). L’avvocato difensore della famiglia, Angela Ferravante, ha nominato un consulente e dopo l’esame sul cadavere farà richiesta di accesso agli atti. In Procura è aperto un fascicolo per omicidio stradale. 
Chi conosceva Kevin lo ricorda come un ragazzo in salute e sportivo. Con la cittadinanza italiana, lavorava come programmatore. Abitava in una casa condivisa con degli amici al Gratosoglio, poco distante dal luogo in cui è stato trovato alle prime luci dell’alba di domenica.