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 2025  febbraio 02 Domenica calendario

Quattro lupi trovati morti in Valsugana

C’è l’ombra dell’avvelenamento dietro il ritrovamento, nella tarda mattinata di ieri in un appezzamento di terreno a nord di Barco di Levico, delle carcasse di quattro lupi.A notarle, in prossimità della pista ciclabile, sulla destra idrografica del fiume Brenta, sono stati alcuni residenti che hanno subito allertato il corpo forestale della Provincia.Dopo l’intervento dei forestali, le carcasse sono state recuperate e nei prossimi giorni saranno affidate all’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie, che dovrà effettuare tutte le analisi necessarie per stabilire la causa della morte.Al momento, come detto, l’ipotesi ritenuta più probabile dal corpo forestale trentino è che i quattro esemplari di lupo siano caduti vittima di un avvelenamento.Parallelamente all’iter legato alle analisi, è pronto dunque a scattare anche quello giudiziario, con una denuncia che il corpo forestale presenterà per ora a carico di ignoti.Gli agenti già ieri in mattinata hanno informato il sindaco di Levico Gianni Beretta e, dopo il recupero delle carcasse, hanno provveduto a raccogliere tutti gli elementi che, nei pressi del punto in cui si trovavano gli animali morti, potrebbero permettere di ricostruire l’accaduto.L’ipotesi del possibile atto doloso è suffragato dal fatto che nell’ultimo periodo la presenza di un branco di lupi nei pressi della ciclabile fosse stata più volte segnalata e testimoniata anche dalla predazione di una cerva, elemento che potrebbe aver spinto qualcuno a optare per la soluzione “fai da te”. Il lupo era stato segnalato in queste ore anche in Vanoi: a Canal San Bovo il cane di una residente era stato ferito proprio da un lupo, venendo poi subito curato da un veterinario e limitando le conseguenze dell’aggressione.Il consigliere provinciale del gruppo consiliare del Patt Walter Kaswalder ha commentato sottolineando come «ancora una volta, questi fatti confermino quanto sia critica la convivenza con i grandi carnivori in Trentino. È necessario prendere delle posizioni politiche volte a giungere a misure di contenimento del fenomeno. Solo così si possono garantire gli interessi di tutta la comunità trentina specialmente di montagna».