Corriere della Sera, 25 gennaio 2025
Il ritorno di Borghi & Bagnai
Sono tornati o forse non sono mai andati via. Rieccoli Claudio Borghi e Alberto Bagnai, gemelli del goal del sovranismo leghista, di nuovo al centro della scena in queste ore grazie anche al ritorno di The Donald, il loro faro. Borghi saltella nel Salone della Garibaldi del Senato: «Avete visto? Le cose stanno venendo dalla nostra parte… Ha vinto il sovranismo. Penso che ci possa essere una rivoluzione a tutti i livelli». Classe ’70, milanese, ex fattorino, ex agente di cambio, ex broker, ex agente della Deutsche Bank, Borghi è il più loquace del duo che nelle varie stagioni del recente leghismo è stato euroscettico, no vax, no Mes, no Mattarella, no larghe intese e quindi No Draghi, no Oms, no chiusure, no zone rosse, no lockdown. La sua vita svolta quando riceve la telefonata di Matteo Salvini che si è innamorato delle sue teorie anti euro. Nel 2018 sbarca a Montecitorio, guida per un tratto il dipartimento economico della Lega, e oggi siede in Senato da dove propugna teorie fuori «dal pensiero unico». A proposito fra qualche settimana darà alle stampe un libro su vent’anni di sovranismo. Bagnai, classe ’62, fiorentino, professore associato di economia, anche lui assai ascoltato dal Capitano di via Bellerio, oggi siede alla Camera, è il silenzioso del duo, il serioso del leghismo ma sempre sul fronte del No. Li accumuna l’attivismo su X, il social di Elon Musk. Attivismo che nelle ultime settimane è aumentato grazie all’ultima trovata del duo: un ddl per lo stop all’adesione dell’Italia all’Oms. Un’accelerazione impressa dal partito di Salvini sulla scia della scelta di Donald Trump nella speranza di «un effetto domino» su altri Paesi come Olanda o Austria. Dice Bagnai: «L’Oms è uno dei tasselli della governance multilaterale che ha gestito la globalizzazione». Rincara Borghi: «È tutt’altro che un’organizzazione che fa bene al mondo. È un carrozzone che aiuta solo chi ci lavora». E soddisfatti, aggiungono, «finalmente siamo liberi di parlare, è finita la dittatura del pensiero unico». Sono tornati e chissà quante perle continueranno a regalarci.