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 2025  gennaio 25 Sabato calendario

Il padre immaginario

Il marito della ladra di bambine è stato scarcerato. Per il pubblico ministero, ma anche per il giudice delle indagini preliminari, Moses Acqua era completamente all’oscuro dei piani di Rosa Vespa. E allora, o entrambi i magistrati di Cosenza hanno preso una cantonata, oppure dobbiamo fare i conti con una realtà inquietante. Moses Acqua ha dormito per nove mesi accanto a una donna che si dichiarava incinta senza mai essere assalito dal sospetto che non lo fosse. Ha considerato normale che sua moglie pretendesse di andare a partorire da sola. Non ha battuto ciglio quando Rosa Vespa è tornata a casa senza il piccolo, dicendogli che era stato trattenuto in ospedale per accertamenti. E non l’ha messo in allarme che la moglie si fosse scordata di scattare una foto al bambino, per farglielo comunque vedere. Si fidava di lei. E quando l’ha accompagnata in ospedale era convinto che stessero andando a prendere loro figlio e non a rapirne un altro, anzi un’altra.
Persino adesso che l’ho scritto, mi sembra incredibile. Ma se fosse vero, sarebbe la prova che, chi più chi meno (Moses Acqua sicuramente appartiene ai «più»), siamo un po’ tutti dei cinici creduloni, pronti a diffidare di una verità scomoda con lo stesso cieco entusiasmo con cui prendiamo per vera una rassicurante bugia. Un principio che applichiamo pure alla politica. La differenza tra destra e sinistra, in fondo, è che la destra tende a vedere anche quel che non c’è e la sinistra a non vedere quello che c’è.