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 2025  gennaio 24 Venerdì calendario

L’auto senza guidatore è pronta. Aspetta le leggi per poter partir

L’automobile senza autista a bordo viene a prendere il cliente che l’ha “affittata” prenotandola con il cellulare. Lo porta a destinazione, e poi riparte da sola e senza nessuno a bordo verso un parcheggio, una stazione di ricarica o un nuovo cliente. Questa è la visione di mobilità urbana del futuro che A2A e il Politecnico di Milano stanno trasformando in realtà. Il progetto, parte del programma di ricerca del MOST(Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile) per rispondere alle sfide della decarbonizzazione delle città, contribuendo alla riduzione del traffico e alla sostenibilità ambientale.
Innegabili i vantaggi, non semplice la realizzazione su larga scala, ma intanto a Brescia è stato compiuto il primo passo: una Fiat 500 elettrica ha percorso il suo primo chilometro in modalità di guida totalmente autonoma, dando il via a una sperimentazione innovativa. L’obiettivo è ridefinire il concetto di auto condivisa: l’utente non deve più raggiungere il veicolo né preoccuparsi di parcheggiarlo al termine del tragitto, e gli operatori non avranno più bisogno di un elevato numero di veicoli per rendere capillare il servizio. I taxi senza autista sono già una realtà a San Francisco e in altre città nel mondo, ma per la prima volta in Europa è stata avviata una serie di test su strade aperte al traffico, in modo da analizzare l’interazione tra una vettura destinata al car sharing e la complessità della mobilità urbana. Il progetto unisce le potenzialità dell’auto elettrica (e la novità della sua ricarica wireless) a quelle della guida autonoma, riducendo il numero di auto circolanti e trasformando il servizio in un’esperienza più pratica e agevole.
La presentazione del progetto si è tenuta presso il Termoutilizzatore A2A di Brescia, città che ha aderito alla sperimentazione fornendo i permessi logistici per la circolazione su strade pubbliche che sono una delle complessità principali da superare. Ma il progetto, come sottolinea il presidente del MOST, Ferruccio Resta, «ha una potenzialità enorme su più livelli. Per la filiera e l’eccellenza tecnologicaitaliana, fatta di giovani ricercatori che non dovrebbero essere costretti ad andare a lavorare negli Stati Uniti dove questa tecnologia è già molto sviluppata. E anche per l’accessibilità che offre a categorie più fragili che potrebbero fruire di questo tipo di auto condivise senza doverle guidare».
L’altra novità di questo progetto è che il sistema di guida autonoma di livello 4 sviluppato dal Politecnico di Milano, è in pratica un kit esterno alla vettura che consiste in un “robodriver” applicabile teoricamente a qualunque auto tradizionale, dopo un adattamento della stessa. «Costa relativamente poco (15mila euro)», spiega Sergio Savaresi, professore di Ingegneria dell’Automazione del Politecnico di Milano e guida del gruppo di studenti e ricercatori che si occupa del progetto. «Per noi la sperimentazione di Brescia è un punto di partenza ma anche di arrivo dopo tanta esperienza fatta negli ultimi due anni partecipando con auto attrezzate con la guida autonoma alla Mille Miglia e a molte altre gare e test su circuito in tutto il mondo. Tecnologicamente siamo già pronti per un utilizzo “vero” sulle strade di tutti i giorni. Ora dipende dalla volontà del Paese di autorizzarlo e supportarlo. La scommessa è quella di sviluppare un sistema tutto italiano, utilizzando normative che in realtà già esistono».
All’evento hanno partecipato la sindaca di Brescia, Laura Castelletti e l’Amministratore Delegato di A2A Renato Mazzoncini: «Nei centri urbani italiani – spiega - presto vivrà l’80% della popolazione. Per una Life Company come A2A è dunque importante studiare soluzioni innovative e sostenibili, per contribuire a raggiungere la neutralità climatica, una partita che si gioca e si vince proprio nelle città. La nostra adesione al partenariato MOST, uno dei 5 Centri Nazionali per la ricerca nato con fondi PNRR e dedicato alla mobilità sostenibile, è stata fondamentale per la nascita di questa iniziativa »