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 2025  gennaio 24 Venerdì calendario

L’euro-caccia alle streghe: fakenews russe e censura ai social

La campagna contro la Russia porta alle crociate e la risoluzione contro la “disinformazione e la falsificazione russa” approvata ieri dal Parlamento europeo è così ideologica che nemmeno il Pd se l’è sentita di votarla. Larga l’adesione della nuova “maggioranza Ursula” con 480 voti a favore formati da Ppe, Ecr (il gruppo di Fratelli d’Italia), i liberali di Renew, i Verdi e parte di Left, tra cui la France Insumis, e i Socialisti a eccezione del Pd. Uno strappo significativo contestato dalla vicepresidente del Parlamento, Pina Picierno. Tra i 58 contrari, il resto di Left, con il M5S, 48 gli astenuti tra cui i deputati della Lega.
La risoluzione condanna la “falsificazione sistematica” di fatti storici operata dalla Russia, l’incapacità di condannare i “crimini sovietici”, le politiche di gestione dei social, e i simboli totalitari mettendo sullo stesso piano quelli nazisti e quelli del “comunismo sovietico”. I passaggi salienti.
“Condanna della guerra di aggressione non provocata, illegale e ingiustificata della Russia contro l’Ucraina”: la logica delle posizioni europee.
“Respinge le varie affermazioni del regime russo come futili tentativi di giustificare una guerra di aggressione”: idem.
“Condanna la falsificazione sistematica e l’uso da parte del regime russo di argomentazioni storiche distorte, come quelle relative al patto Molotov-Ribbentrop”: con senso del futuro si torna al patto di non aggressione tra Stalin e Hitler.
“Condanna il fatto che la Federazione russa non ha accertato le responsabilità per i crimini sovietici”: un invito a FdI ad accertare le responsabilità dei crimini fascisti?
“Ribadisce il suo pieno sostegno alle indagini in corso da parte del procuratore della Corte penale internazionale (Cpi) riguardo alla situazione in Ucraina… accoglie con favore l’adesione formale dell’Ucraina alla Cpi”. Toh, contro la Russia la Cpi è buona.
“Ribadisce la sua richiesta di istituire un tribunale speciale incaricato di indagare e perseguire il crimine di aggressione commesso dai dirigenti della Federazione russa contro l’Ucraina”: come in Jugoslavia.
“Contrastare tempestivamente e rigorosamente la disinformazione e la manipolazione delle informazioni e le ingerenze straniere da parte della Russia… sostenendo i media di qualità e il giornalismo professionale, in particolare il giornalismo investigativo che svela la propaganda russa”: tipo i progetti à laRiotta.
“Profonda preoccupazione per i recenti annunci dei dirigenti delle imprese di social media”: Elon Musk è servito (Meloni se n’è accorta?).
“Chiede di vietare, all’interno dell’Unione, l’uso dei simboli nazisti e comunisti sovietici, così come dei simboli dell’attuale aggressione russa contro l’Ucraina”: nazismo e falce e martello per loro pari sono: anche la Lega, oltre al M5S ha votato contro.
Il Pd non ha partecipato al voto: “Le responsabilità di Putin e di tutti i totalitarismi, sono per noi una certezza da condannare” spiega una nota del gruppo: “Il Parlamento europeo e i parlamenti non sono luoghi nei quali si riscrive la storia a colpi di maggioranze”. In dissenso Pina Picierno che “per motivi di salute” è stata assente ma il cui voto “sarebbe stato in linea con quello di S&D”. “L’ennesima, non necessaria, risoluzione del Parlamento europeo che serve solo ad alzare la tensione con la Russia” dice Danilo Della Valle, eurodeputato del M5S. “Il Parlamento europeo ritorni a essere casa di pace e diplomazia”.