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 2025  gennaio 24 Venerdì calendario

Maria Vittoria Belleri è la più giovane giornalista ad honorem d’Italia

Stringe il tesserino rosso come fosse il tesoro più prezioso al mondo, con un sorriso che illumina la stanza e due occhi che brillano di felicità. Maria Vittoria Belleri, Mavi per gli amici, ha solo 10 anni, ma ha già conquistato uno dei traguardi più straordinari della sua giovane vita: diventare giornalista. Non una giornalista qualunque, ma la più giovane ad honorem dell’Ordine dei Giornalisti, riconoscimento simbolo che incarna il potere dei sogni. Mavi, affetta da Sma (atrofia muscolare spinale), è una forza della natura. Sulla sua sedia elettrica, guarda orgogliosa quel tesserino che per lei significa tutto. Lo mostra ai genitori e ai colleghi giornalisti nella sede dell’Odg in via Sommacampagna, mentre prende il microfono con una spontaneità che commuove: «Ringrazio tutti per questa opportunità. È bellissimo perché è sempre stato il mio sogno. Amo fare la giornalista». Applausi. Un’ovazione. Persino i colleghi più esperti non riescono a trattenere l’emozione.La consegna del tesserino è stata più di una cerimonia. È stata la celebrazione di un viaggio iniziato il 20 dicembre 2024 con la partecipazione di Mavi nel cortometraggio “Una giornata pazzesca”, realizzato per la 35esima maratona di Fondazione Telethon, diretto dalla regista Francesca Archibugi e prodotto da Fandango con Rai Cinema. Il corto ha visto la partecipazione straordinaria del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha interpretato sé stesso, mentre Mavi, nel ruolo di giovane giornalista, lo ha intervistato. Ieri, il presidente dell’Odg, Carlo Bartoli, le ha così consegnato il tesserino onorario con parole significative: «Ha avuto il coraggio di inseguire i suoi desideri, e noi abbiamo voluto aiutarla. Questa tessera rappresenta il suo impegno e la sua passione, ma anche il nostro desiderio di incoraggiare i giovani verso la professione più bella al mondo, fatta di curiosità e amore per la verità». Bartoli ha aggiunto, emozionato: «È una occasione unica. In un momento in cui il giornalismo fatica ad attrarre giovani, Mavi ci dimostra che senza passione questa professione diventa un calvario».Tra i presenti, anche Tiberio Timperi, giornalista e volto storico della maratona Telethon, che ha voluto rendere omaggio alla piccola: «La passione è il filo rosso che tiene tutto insieme, dalla ricerca alla comunicazione. Questo è solo il primo passo per te, ma quando hai un sogno chiaro e la determinazione giusta, è solo questione di tempo».La Sma, la patologia neuromuscolare che accompagna Mavi fin dalla nascita, non ha mai definito chi è realmente. Grazie alla ricerca finanziata da Fondazione Telethon, si stanno facendo passi avanti importanti nella cura di questa malattia che colpisce un neonato ogni 10.000. Ma è lo spirito di Mavi, il suo amore per il giornalismo e la sua determinazione, a dare un volto umano a questa battaglia. Con il tesserino tra le mani, guarda al futuro. Bartoli chiosa: «Magari tra poco sarai di nuovo qui per l’esame da giornalista professionista».