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 2025  gennaio 24 Venerdì calendario

La Formula 1 vieta imprecazioni, proteste, commenti

Mano pesante contro la cattiva condotta dei piloti. Multe salatissime (quadruplicate per chi guida in F1) e persino la sospensione di un mese dal Mondiale, con detrazione di punti, per parolacce, commenti, proteste e comportamenti ritenuti lesivi per il motorsport, compreso il non rispetto delle cerimonie ufficiali e le lamentele per le decisioni degli steward (inammissibili). La Fia, la federazione internazionale dell’automobilismo, ha riformato il codice sportivo seguendo una linea durissima.Una specie di pedagogia morale, quella del presidente, Ben Sulayem. Altro che dialogo e confronto: i piloti, riuniti nel sindacato interno, avevano chiesto comprensione e moderazione, oltre a maggiore chiarezza sulla destinazione dei soldi incassati con le multe pagate dai “colpevoli”, compresi Max Verstappen e Charles Leclerc, l’anno scorso puniti rispettivamente con lavori socialmente utili (scontati dal campione olandese in Ruanda partecipando a un evento di una categoria minore) e con 5 mila euro pagati dal monegasco della Ferrari (ealtri 5 mila pendenti in caso trasgredisse di nuovo) per aver pronunciato parolacce in due distinte conferenze stampa.Invece la Fia non solo ha respinto la loro richiesta di non essere trattati come bambini e non ha risposto alla domanda di trasparenza, ma ha riscritto il regolamento aggiornando l’articolo 12 sulla cattiva condotta, che l’organo direttivo definisce come «l’uso generale di linguaggio (scritto o verbale), gesto e/o segno che sia offensivo, ingiurioso, volgare, maleducato o abusivo e che possa ragionevolmente essere considerato o percepito come volgare o maleducato o causare offesa, umiliazione, comportamento inappropriato e aggressivo (gomitate, calci, pugni, colpi, ecc.)».Sanzioni inasprite per i trasgressori: si parte da una multa “base” che viene moltiplicata a seconda dei campionati: per i piloti di F1, viene quadruplicata. In caso di prima infrazione, si pagano 10 mila euro che diventano 40 mila in F1. Se si è recidivi, la penalità è di 20mila euro (80mila in F1) per arrivare a 30 mila se ci si ricasca una terza volta e in questo caso un pilota di F1 andrà a pagare 120 mila euro ma non solo: scatta la sospensione di un mese dal campionato e la detrazione dei punti in classifica già conquistati.Bocche cucite, perché verranno puniti «qualsiasi parola, atto o scritto che provochino un danno anche morale alla Fia, ai suoi organi, ai suoi membri o ai suoi dirigenti, allo sport automobilistico e ai valori difesi dalla Fia» e per «qualsiasi incitamento pubblico alla violenza o all’odio». Sanzionate anche le «dichiarazioni o commenti politici, religiosi e personali, in violazione al principio generale di neutralità promosso dalla Fia, a meno che non siano stati precedentemente approvati per iscritto dalla stessa Fia». Chi pecca, dovrà scusarsi pubblicamente e ritrattare. Infine, un ritocco anche a un’altra norma: «Le proteste contro le decisioni prese dai giudici nell’esercizio delle loro funzioni saranno inammissibili». Insomma, zitto e corri.