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 2025  gennaio 24 Venerdì calendario

l pancione di M.R. Boccia ora entra nell’inchiesta

Non solo una vicenda privata ma anche un punto centrale per accertare le sue eventuali responsabilità penali nei confronti dell’ex ministro Gennaro Sangiuliano. La presunta gravidanza di Maria Rosaria Boccia torna a far discutere ora che sono state pubblicate dal settimanale Oggi le foto (sotto) che sembrano confermare la sua attesa di un figlio, e a uno stadio in teoria compatibile con i tempi della relazione con l’allora titolare del Mic. Sull’ipotesi che la 41enne imprenditrice fosse incinta quando esplose la vicenda che ha portato alle dimissioni di Sangiuliano, indagato per peculato e rivelazione di segreto, si era già concentrata – assieme ad altri aspetti – la perquisizione dei carabinieri del Nucleo investigativo, il 21 settembre nella sua abitazione di Pompei. Assieme ai telefoni, ai pc, agli occhiali con telecamera che l’aspirante consigliera ai grandi eventi ha utilizzato per rivelare dettagli della sua relazione con Sangiuliano, i carabinieri cercarono referti medici in grado di attestare la gravidanza. Niente di risolutivo emerse in quella fase. Boccia è indagata per minaccia a corpo politico (valutazioni sono in corso sullo stalking) perché avrebbe esercitato «indebite pressioni» su Sangiuliano affinché formalizzasse la promessa di darle l’incarico. La presunta gravidanza come strumento di ricatto era citata nella denuncia dell’ex ministro contro l’imprenditrice («la notizia mi ha sconvolto») e l’attesa di un figlio, mai confermata ufficialmente, era stata al centro anche di uno scambio di messaggi finiti agli atti dell’inchiesta della pm Giulia Guccione. L’indagine è ancora aperta per la complessità di questi e altri accertamenti e l’enorme quantità di materiale (video, chat, etc.) da esaminare. I messaggi sul punto tra Boccia e Sangiuliano risalgono allo scorso luglio e ad alimentare le voci c’era stata anche una foto in cui la coppia usciva da quello che sembrava uno studio medico (circostanza non confermata). Se la gravidanza fosse confermata, solo il test del Dna sarebbe probabilmente risolutivo, ma serve il consenso di chi vi si deve sottoporre.