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 2025  gennaio 23 Giovedì calendario

La prima 500e che si guida da sola a Brescia

Se la mobilità del futuro dovrà essere autonoma, elettrica e condivisa, allora l’Europa ha da gettare il cuore oltre l’ostacolo e recuperare il tempo perduto su Cina e Stati Uniti realizzando una propria piattaforma tecnologica sicura nella gestione dei dati, geopoliticamente indipendente da Big Tech e sostenibile dal punto di vista energetico. 
Ci stanno provando A2A, il Politecnico di Milano e Most (il Centro nazionale per la mobilità sostenibile sostenuto da fondi Pnrr) i quali ieri a Brescia, mettendo in strada una Fiat 500e che si ricarica a induzione e senza conducente, hanno inaugurato una sperimentazione che, nel giro di due, massimo tre anni, dovrebbe portare al primo servizio di car sharing a guida autonoma in Europa. «Le potenzialità della guida autonoma combinate a quelle del car sharing – ha detto il ceo di A2A, Renato Mazzoncini – possono favorire l’efficientamento degli spostamenti, la fluidità del traffico e un progresso nella decarbonizzazione delle città». 
Soprattutto, questa la visione dei partner del progetto, verranno aggirati i fattori diseconomici e i limiti strutturali del car sharing tradizionale provocati dal disallineamento fra la localizzazione dei veicoli e i flussi di traffico in entrata e uscita dai centri abitati: «L’utente – ha chiarito sul tema il presidente del Most, Ferruccio Resta – non dovrà più raggiungere il veicolo perché sarà il veicolo stesso, in autonomia, a raggiungere l’utente e gli operatori non avranno più bisogno di un elevato numero di auto per rendere capillare il servizio poiché a fine corsa le auto si riposizioneranno da sole nei punti strategici della città». E, a proposito di centri urbani, se Brescia è stata scelta per il primo miglio del test per chiari motivi dimensionali (la media stazza facilita le operazioni di guida autonoma), dal 2026 la sfida sarà scalare sulla dimensione metropolitana con una flotta di almeno trenta vetture. Tecnologia made in Italy per un’automobile che raggiunge da sola il potenziale utente, permette di guidare fino a destinazione e poi riparte in autonomia verso un parcheggio, una stazione di ricarica o un nuovo cliente: praticamente un car-à-porter o, se si preferisce, un mobile delivery.