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 2025  gennaio 22 Mercoledì calendario

Barron Trump, che è alto due metri

Non è vero che l’eredità di Trump finirà appena Donald lascerà tra quattro anni la Casa Bianca. Il popolo Maga infatti sta già sognando che il figlio più piccolo Barron, appena i tempi saranno giusti, riprenderà il lavoro e il movimento iniziato dal padre. Sono passati otto anni da quando lo avevamo visto marciare incerto e timido lungo Pennsylvania Avenue, subito dopo il primo giuramento di Trump, con la mano stretta a quella della mamma Melania. Aveva solo dieci anni e di lui si sapeva pochissimo perché la famiglia per proteggerlo aveva cercato di tenerlo lontano dai riflettori. Era legata anche alla volontà di seguire la sua istruzione, senza causargli rotture che avrebbero potuto destabilizzarlo, la decisione della first lady di rimanere a New York nei primi mesi del mandato, ritardando il trasferimento a Washington Dc. Un riserbo che contrastava con l’esposizione altissima di tutti i fratelli più grandi. Tanto da far interrogare molti sulle reali condizioni di salute del piccolo. Oggetto anche di bullismo sulla rete, dove molti utenti con cattiveria l’avevano definito «problematico» e «autistico».Ora invece è diventato un uomo. Ha compiuto diciotto anni, è alto due metri, ama lo sport, e si atteggia già da futuro leader, ricalcando spesso i gesti del padre. «Ho un figlio molto alto che si chiama Barron», ha detto Trump lunedì parlando alla folla del Capital One Arena, dopo aver giurato al Campidoglio come quarantasettesimo presidente. «Qualcuno ha mai sentito parlare di lui?», ha continuato, girandosi verso il figlio e rivolgendogli uno sguardo carico di orgoglio. A quel punto il giovane si è messo in piedi, ha salutato sollevando il pollice e poi ha teso la mano all’orecchio, quasi a incitare le persone ad applaudire più forte. È stato un momento di tripudio e ogni volta che il suo volto appariva sui maxischermi, i presenti rispondevano entusiasti.«Lui conosce il voto dei giovani», ha continuato il neo presidente e in effetti Barron è stato molto vicino al padre durante tutta la campagna elettorale, facendogli da consulente sulle mosse da intraprendere per conquistare i ragazzi della sua età. L’ha, ad esempio, convinto a partecipare a un podcast e lo ha appoggiato nella decisione di abbracciare il mondo delle criptovalute. Nella lunga giornata di feste ufficiali, come impone il cerimoniale dell’insediamento, Barron che si è diplomato pochi mesi fa, è apparso molto sicuro. Ha cambiato pettinatura ed è stato anche applaudito per aver dimostrato di avere personalità quando all’interno della Rotonda del Campidoglio ha stretto la mano all’ex presidente Joe Biden.Durante la cerimonia, Barron si trovava vicino a Elon Musk. I fedelissimi Maga vedono nel giovane proprio un mix tra il temperamento carismatico di Trump e il genio del miliardario, patron di Tesla, X e SpaceX. Secondo indiscrezioni, il diociottenne, seguendo proprio le orme del padre, sarebbe pronto a lanciare una compagnia che opererà nell’immobiliare di lusso. Se il mondo Maga spera che diventi il prossimo leader, non è però chiaro quanto il figlio più piccolo di Donald e Melania voglia intraprendere una carriera politica. Alle scorse Convention rifiutò il ruolo di delegato e dopo il discorso di accettazione del padre, non si era unito a tutta la famiglia sul palco. Per il momento è certo però che Barron continuerà la sua formazione scolastica a New York, dove si è iscritto alla Stern School of Business della New York University. «È un ragazzo di grande capacità, non è più un bambino», ha detto il padre, dando la notizia della scelta dell’ateneo. «Sta andando alla grande», ha poi concluso orgoglioso.