Corriere della Sera, 21 gennaio 2025
Jon Voight dice che i film non devono più essere immorali
L’attore Jon Voight, 86 anni, celebre gigolò in Un uomo da marciapiede, premio Oscar come miglior attore per il reduce paraplegico della guerra del Vietnam in Tornando a casa, pugile nel film di Franco Zeffirelli Il Campione, padre di Angelina Jolie, è noto in politica per aver definito sin dal 2019 Donald Trump «il più grande presidente dai tempi di Lincoln» ed essersi detto convinto di brogli alle elezioni del 2020 in cui vinse Joe Biden.
Trump lo ha nominato «ambasciatore speciale per Hollywood» della sua nuova amministrazione, insieme con Sylvester Stallone e Mel Gibson. Voight ci ha detto di voler portare un approccio America First anche al cinema. Lo abbiamo incontrato al National Press Club mentre riceveva il «Patriot Award» per poi parlare nella Capitol One Arena, prima di Trump.
Cosa pensa che possa cambiare a Hollywood?
«C’è moltissimo da cambiare a Hollywood. Devono seguire la lezione di Trump, stanno perdendo soldi, molte cose vengono fatte fuori da Hollywood, se parlate con i grossi produttori dicono che non riescono a fare film non solo a Hollywood ma più in generale in America, è difficile dal punto di vista finanziario. Questo deve cambiare e certamente anche i messaggi dei film devono essere sani, dobbiamo allontanarci dai messaggi immorali, la gente non vuole vedere certe cose nei film davanti ai propri figli».
La premier italiana Giorgia Meloni è venuta all’insediamento. La conosce?
«È qui? Mi piacerebbe vederla, conoscerla, penso che sia meravigliosa la sua energia, è una persona pratica. Le mandi il mio affetto. Ci sono molti bravi politici che vogliono cambiare le cose come noi, uomini e donne in vari Paesi che hanno capito di cosa ha bisogno il mondo. Ci sono anche nei vostri Paesi, e la verità prevarrà».