la Repubblica, 20 gennaio 2025
Tassisti senza clienti nessun effetto Giubileo
File di taxi fermi, in attesa che vengano chiamati da qualcuno, magari uno dei tanti pellegrini arrivati per il Giubileo. Niente di tutto ciò. Da che erano introvabili, le auto bianche sono diventate un arredo sostanzialmente fisso delle principali piazze del centro storico. L’effetto dell’Anno Santo sui taxi, semplicemente non c’è e le mille licenze in più che nelle prossimi mesi entreranno in circolazione non faranno che aumentare le code nei parcheggi dedicate ai tassisti: come quelle che si creano nei pressi di Termini, in via Marsala, piazza dei Cinquecento, della Repubblica e Indipendenza dove al posto delle lunghe file di persone in attesa ora ci sono uno, due, dieci auto bianche che si susseguono senza soluzione di continuità, parcheggiate per ore.Nulla ha potuto il Giubileo sulla bassa stagione che a Roma inizia nei giorni di Natale e finisce a Pasqua: «I pellegrini non sono ricchi che prendono il taxi – commenta Lorenzo Bittarelli, presidente della cooperativa 3570 – L’esperienza del Duemila, insegna che nell’anno del Giubileo è stato tutto fermo, mentre prima e dopo c’è il boom. Ora mille licenze in più che si riversano nel centro, con i posteggi già stracolmi, per questo noi chiedevamo più gradualità e anche flessibilità nei turni».In piazza del Colosseo, la coda di taxi è talmente lunga che finisce oltre i parcheggi dedicati e occupano l’incrocio con via Claudia, mentre in piazza Risorgimento un’altra decina di auto bianche attende, spera. Come in piazza della Rotonda, accanto al Pantheon e ancora in largo Argentina.I nuovi mille taxi, cui si aggiungo le 500 doppie guide, serviranno invece da Pasqua (20 aprile) a fine luglio, quando al contrario ci sarà una domanda maggiore dell’offerta. In vista dell’alta stagione l’assessorato alla Mobilità guidato da Eugenio Patanè ha già messo le mani avanti chiedendo al governo tramite l’Anci che i Comuni possano incidere di più sull’organizzazione dei taxi, in quanto servizio pubblico. «Dal poter monitorare quante auto bianche sono effettivamente in strada e se stanno rispettando i turni, al divieto di rifiutare la corsa on-line, fino all’oscuramento della destinazione finale», spiega Patanè. Attualmente, l’assessore deve infatti stabilire quanti taxi siano di turno durante la giornata, ma non può controllare che ciò avvenga realmente. Inoltre, i tassisti possono ricevere richieste e prenotazioni attraverso più app e piattaforme digitali, quindi possono scegliere quale corsa effettuare in base al luogo di arrivo (dove magari ci sono altri clienti e non il deserto di clienti). Ma in questo modo può accadere che rifiutino la prima prenotazione ricevuta, commettendo una scorrettezza. Il governo ha già deciso l’oscuramento della destinazione finale per la piattaforma Uber e la richiesta del Comune è di estendere questa iniziativa a tutte le altre app.Aspettando l’alta stagione, intanto per i tassisti c’è poco se non nulla, da scegliere.