il Fatto Quotidiano, 19 gennaio 2025
Treni, una catena agita i sospetti
Mentre infuria la polemica sui treni in avaria, le Ferrovie presentano denunce per possibili sabotaggi e sulla testa del ministro Matteo Salvini si scatena la tempesta perfetta, in provincia di Padova è stato scoperto su un filo dell’alimentazione elettrica un cavo di sicurezza per la chiusura delle biciclette. Il ritrovamento risale alla mattina di giovedì 16 gennaio poco dopo le 7. Ad accorgersi del cavo penzolante ad una altezza di 5 metri è stato un addetto alla manutenzione della stazione di Montagnana, sulla linea Monselice-mantova. Il lucchetto antifurto in acciaio, ricoperto di gomma, era impigliato sul filo secondario del sistema aereo dei convogli che conduce l’energia elettrica. Non era sui due cavi che entrano in contatto con il pantografo del treno e che si trovano più in basso, ma avrebbe potuto cadere, fermando una motrice in transito.
Una bravata messa in atto per emulazione cinque giorni dopo che un pantografo ha tranciato a Milano la linea sospesa e paralizzato i trasporti in mezza Italia? Oppure un vero attentato, che però non ha rallentato il traffico? La Digos sembra prendere molto sul serio quanto è accaduto, avvalorando il sospetto di un sabotaggio, che Rfi ha ricostruito in un esposto inviato al Compartimento Polfer di Verona. La fotografia dell’oggetto dimostra che non è finito lassù per un colpo di vento. È però difficile ipotizzare un lancio nell’aria da parte di qualche buontempone. Se qualcuno ha trovato un altro modo per collocarlo, deve aver operato nell’intervallo tra le 20:50, quando passa l’ultimo treno per Monselice, e le 7:05, quando arriva il primo convoglio.
La segnalazione è stata girata dalla Questura di Padova alla Procura di Rovigo, dove è stato aperto un fascicolo contro ignoti per violazione dell’articolo 432 del codice penale, che punisce gli attentati alla sicurezza dei trasporti con una pena fino a 5 anni di reclusione. La Digos ha interrogato le persone presenti nella stazioncina, con sola biglietteria automatica e due binari, e sta cercando registrazioni video. Il cavo era sopra il binario numero 2 ed è stato visto poco dopo le 7, quando i pendolari si sono imbarcati sul treno 16882, poi ripartito in orario. Sotto osservazione è proprio questa circostanza per capire le finalità di un gesto che comunque non ha avuto effetti.
“Sono emersi diversi elementi legati a questo episodio e a precedenti casi di anomalie e guasti” ha dichiarato Fs, inserendo quanto accaduto a Montagnana in un contesto più ampio. Sul fronte politico la Lega si è mobilitata, cogliendo l’occasione per difendere Salvini e drammatizzare la scoperta. I capigruppo di Camera e Senato, Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo: “Un sabotaggio sarebbe gravissimo. Chi c’è dietro questi atti? Cosa dice oggi la sinistra?”. Il Mit: “È un fatto che non può e non deve essere sottovalutato, il ministro segue la vicenda con la massima attenzione”.