Corriere della Sera, 19 gennaio 2025
Intervista a Paola Ferrari sull’amica Santanchè
L’ha sentita la sua amica del cuore Daniela Santanchè?
«Certo, la sento sempre, bene o male ci conosciamo da trent’anni, ne abbiamo passate tante insieme». Paola Ferrari, 64 anni, è giornalista Rai e volto dello sport in tv. Nonché socia di Athena, che controlla Visibilia, la società per cui la ministra del Turismo è stata rinviata a giudizio con l’accusa di falso in bilancio. «Ma io nella questione giudiziaria non vogli entrarci, non è il mio ruolo. Non ho cariche, possiedo solo delle azioni, come una qualunque piccola imprenditrice. Ora che c’è un nuovo proprietario deciderò che fare».
Di che umore l’ha trovata?
«Daniela è una che non si abbatte, che va sempre avanti, oggi (ieri, ndr) era a Cortina. Un’altra magari avrebbe cercato riparo, lei no, è sempre lì sul pezzo. Anche in questo mi somiglia, non ho mai saltato una trasmissione».
Serena o preoccupata?
«Serena, perché sa che sta svolgendo bene il suo compito. È una lavoratrice indefessa, ha la forza e la volontà di resistere, non si tira mai indietro, conta solo su sé stessa. Una che si alza alle 6 e che va avanti per 18 ore filate».
L’opposizione chiede le sue dimissioni.
«Questo è un gioco delle parti. Cosa dovrebbe fare lo sa lei e chi l’ha messa lì. Io però credo nella presunzione di innocenza. Probabilmente avrà commesso degli errori, capita, essere imprenditori ti mette in situazioni complesse».
Viene spesso contestata e attaccata.
«Su di lei c’è un accanimento mediatico. Come capita ad altri personaggi ingombranti, ogni cosa diventa notizia, su di lei c’è un’attenzione spasmodica, esagerata».
A molti non è simpatica.
«Io invece sono felice di averla nella mia vita. La conosco nel privato e so quanto vale. Gran donna, ottima madre. Non è perfetta, nessuno di noi lo è, però mi piacciono anche le sue debolezze, quei lati delicati che non fa vedere».
Quali sono?
«Una certa vulnerabilità sul lato affettivo. Quando le persone che ama sono in difficoltà, Daniela è molto sensibile. Nessuno lo sa più di me che ci ho litigato».
Per quanto siete state «nemiche»?
«Per quattro o cinque anni. Un periodo complicato, abbiamo due caratteri forti. Però piano piano ci siamo riavvicinate in modo vero e sincero».
Adesso va tutto bene.
«Benissimo. L’unico motivo per cui bisticciamo è che lei è interista e io milanista».