Corriere della Sera, 19 gennaio 2025
La dinastia politica dei Gentile da Cosenza
Ci sono famiglie della politica italiana che non tramontano mai. Una di queste è la dinastia dei Gentile da Cosenza, da quasi 50 anni in auge tra Roma e la Calabria. Ora è il turno di Andrea, classe 1980, iscritto a Forza Italia. Un predestinato: perché destino vuole che, due volte fuori dal Parlamento dopo il voto, due volte venga «ripescato» a legislatura in corso. Già deputato per circa un anno e mezzo nella scorsa stagione, quando entrò succedendo a Roberto Occhiuto (eletto intanto governatore), è oggi pronto a tornare alla Camera, di nuovo a legislatura in corso, al posto della deputata 5 Stelle Elisa Scutellà, grazie al riconteggio delle schede. La comunicazione (contestatissima dal M5S) è arrivata dalla Giunta per le elezioni: rivedendo nulle e bianche l’equilibrio si è spostato a favore di Gentile, avvocato penalista, figlio di Tonino e nipote di Pino, due ras delle preferenze. Tonino e Pino Gentile nascono socialisti, sono i craxiani di Calabria. Dopo Craxi il passaggio naturale con Berlusconi. Un pacchetto di voti che, secondo fonti qualificate, in Calabria oscilla tra le 20 mila e 50 mila preferenze: clamorosa la vittoria di Tonino alle Politiche del 2001, quando strapazzò in un collegio uninominale Achille Occhetto. Villa a Cosenza, con tanto di piscina a forma di ostrica, il padre Tonino è un po’ il «Verdini di Calabria»: elegantissimo, in gessato, capello nero sempre pettinato. Andrea finì al centro delle polemiche per un’inchiesta, poi archiviata, e per la mancata pubblicazione di questa sul quotidiano L’Ora di Calabria. Adesso si prepara a ritornare in Parlamento per la seconda volta. Da predestinato.