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 2025  gennaio 18 Sabato calendario

Bonelli veniva preso in giro per la erre moscia

Chiamateli se volete “I dolori del giovane Bonelli”. Scherzi a parte, ieri uno dei due leader di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli, era ospite di Un Giorno da Pecora su Rai Radio Uno, ed è in quel clima piuttosto disteso, che il nostro ha raccontato un episodio formante della sua gioventù, confessando di essere stato in qualche modo vittima di bullismo.
Ecco il racconto fatto dal deputato ai conduttori Giorgio Lauro e Geppi Cucciari: «Riguardo l’esser preso in giro ho la pelle dura. Quando andavo alle elementari e alle medie e volava il classico schiaffo dei compagni, quello per cui poi ti giri e tutti fanno finta di niente, a prenderlo ero sempre il primo. Quindi sono cresciuto e mi sono rafforzato così». E perché avvenivano questi brutti episodi di bullismo, hanno chiesto i due conduttori? «Solo perché avevo la erre moscia», ha spiegato il parlamentare.
Poi ha ammesso che anche l’idea, lanciata l’altro giorno, di voler denunciare il vicepremier Salvini per «latitanza» era uno scherzo. «Non ho fatto nessun esposto a Salvini, il mio esposto sulla sua “latitanza” era ovviamente ironico, pensavo si fosse capito. Nel 2025 non ho ancora fatto nessun esposto, figuriamoci farlo ad una latitanza. Quest’anno però ho fatto un fioretto: non parlare mai male di Matteo Renzi».
Sicuro che gli schiaffi dei compagni fossero “solo” per via della erre moscia? E non per un discutibile senso dell’umorismo? Ovviamente si scherza. Gli schiaffi non si devono mai dare. Nemmeno tra compagni di classe.