Libero, 17 gennaio 2025
Lettere di Dino Campana
Scrive Campana a Giuseppe Prezzolini:
Marradi, 6 gennaio 1914
Mi rivolgo a Lei, egregio signore. Io sono un povero diavolo che scrive come sente. Lei forse vorrà ascoltare. Io sono quel tipo che le fui presentato dal signor Soffici all’esposizione futurista come uno spostato, un tale che a tratti scrive delle cose buone. Scrivo novelle poetiche e poesie; nessuno mi vuole stampare e io ho bisogno di essere stampato: per provarmi che esisto, per scrivere ancora ho bisogno di essere stampato. Aggiungo che io merito di essere stampato perché io sento che quel poco di poesia che so fare ha una purità di accento che è oggi poco comune da noi. Non sono ambizioso ma penso che dopo essere stato sbattuto per il mondo, dopo essermi fatto lacerare dalla vita, la mia parola che nonostante sale ha il diritto di essere ascoltata. Benché io la conosca appena sono certo che Lei ha un’anima delicata, che sente la giustezza del mio appello come sentirà la verità della mia poesia. Sono certo che Lei non appartiene alla schiera ironica dei bluffisti. Scelgo per inviarle la più vecchia la più ingenua del mio poesie, vecchia di immagini, ancora involuta di forme, ma lei sentirà l’anima che si libera. Aspetto pieno di fiducia.
Con ossequio la riverisco.
Nota. Quando Campana scrive questa lettera a Prezzolini non fa più conto su Papini e Soffici, e scrive ad altri per cercare di pubblicare. L’esposizione futurista era avvenuta tra il 30 novembre 1913 e il gennaio 1914.
Scrive Campana a Giovanni Papini e Ardengo Soffici
Marradi, 7 gennaio 1914
Signori Papini e Soffici,
Prego di respingere immediatamente al mio indirizzo: Dino Campana – Marradi – gli scritti che ho lasciati presso di loro. Quanto alla pubblicazione sulla Lacerba la mia volontà è che non ne sia fatto nulla.
Questa mia urgente richiesta è motivata dalla richiesta di un editore con cui mi sono impegnato.
Dino Campana
Nota. È una delle due lettere che Campana scrive ad entrambi. La datazione smentisce la convinzione che Campana abbia richiesto indietro i suoi testi parecchio tempo dopo. Campana chiede la restituzione del manoscritto solo dopo un mese. Non pare fondata e accertabile la presenza di un altro editore. Con ogni probabilità Campana sta bluffando.