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 2025  gennaio 16 Giovedì calendario

Il falconiere barricato chiede scusa

ROMA Persino l’epilogo sembra tragicomico. L’eco delle urla di Bernabé ieri rimbombava dentro Formello. Juan ha parlato col ds Fabiani, dice di stare male, è barricato nudo sul letto della sua stanza, non vuole lasciare il centro sportivo e ha presentato un certificato medico di sette giorni (firmato dall’urologo Gabriele Antonini) pur di non essere sfrattato subito. Vive lì in Foresteria ormai da 15 anni, infatti, il falconiere ingaggiato nel 2009 e silurato dalla Lazio dopo le immagini hard diffuse su Instagram, che ormai stanno facendo il giro del mondo. In serata la diretta Instagram di Bernabé per giustificarsi di quanto accaduto: «Chiedo scusa come uomo per quello che è successo, sono davvero pentito e addolorato nei confronti del popolo italiano, della tifoseria della Lazio, che ha sofferto tanto per colpa mia. Non sono vere tutte le cattiverie che stanno dicendo sul mio conto. Tutti mi stanno insultando, ma ho commesso solo uno sbaglio umano. Chiedo perdono. Porto gli occhiali da sole per nascondere le lacrime che ho quando sono a bordocampo e vedo i tifosi della Lazio. La tolleranza è la cosa più bella. Chiedo scusa anche alla società e a Lotito in quanto rappresentante della Lazio, ma non alla sua persona. Spero che quando un domani il presidente parlerà con me, possa tenere in considerazione che ai bambini Olympia piace tanto, perché è il simbolo della Lazio. Io sono quello che conta di meno». Lo spagnolo chiede un confronto, offrirà a Lotito di tenere pure Olympia, ma il patron si dice pronto a dire no, non sembra disposto a fare alcun passo indietro: «Si troverà un altro posto dove stare, la Curva Nord ha fatto un comunicato pesantissimo – le parole del numero uno a La Zanzara su Radio 24 – e se non ha la capacità di intendere, dev’essere internato. Questa è la Lazio, mica stiamo a parlà di Cicciolina. Se ammazzi una persona poi chiedi perdono? Bernabè va nelle scuole con bambini di 9 e 10 anni, ha fatto un danno. Fai il falconiere e porti l’aquila, sei un rappresentante della Lazio, non del casino. Ho rescisso il contratto con effetto immediato come previsto dall’articolo 6 del nostro codice etico. Quanto accaduto, non è un caso fortuito, ma aggravato dalle interviste, e quindi voluto». Il video scabroso è stato diffuso dal suo profilo chiuso, ma pubblico per migliaia di followers, la maggior parte seguaci biancocelesti proprio in virtù del suo ruolo nella Lazio. Lo spot della protesi peniena è stato postato lì proprio per questo, inutile far finta sia un caso. Non solo il posto di lavoro perso. La recidiva di Bernabè («Ammiro Mussolini e Franco», assicurava nel 2021), sia pure non tesserato ma fornitore esterno contrattualizzato per il servizio, potrebbe costargli ancora più caro per i danni d’immagine arrecati alla società, ora costretta a rinunciare – si spera, solo per mesi – a un appuntamento di grande richiamo all’Olimpico. Via anche Olympia e la sorella Flaminia, entrambe di proprietà dell’impresa di cui è titolare l’addestratore spagnolo. Tanti falconieri, anche una donna, si sono già proposti a Formello, dall’Italia e dall’estero, ma il problema vero resta il volteggio allo stadio. Olympia è stata allenata per anni prima di compiere i tre giri, non si trovano facilmente esemplari con le stesse abilità, ci vuole tempo.
Anche Gabriele Antonini, l’urologo che ha effettuato l’intervento di protesi peniena su Bernabè, ieri è intervenuto: «Non posso essere licenziato da Lotito, non sono un dipendente, ma ho sempre svolto un ruolo di consulente a Formello. Pertanto mi aspetto venga ripresa la collaborazione con una lettera di scuse dalla Lazio». Il presidente biancoceleste non ci pensa proprio: «Antonini voleva farsi pubblicità e ora vuole essere risarcito. Sarà il contrario». Il medico intanto mette le mani avanti sullo scandalo: «Pur dissociandomi con forza dalla pubblicazione, ritengo opportuno contestualizzare il comportamento di Bernabè. Durante i colloqui con il paziente, ho compreso che le immagini erano state originariamente registrate per scopi privati e, a causa di un errore involontario, postate per pochi minuti su un suo profilo privato. Tale breve intervallo è stato sufficiente affinché il contenuto venisse scaricato e diffuso senza il controllo del paziente stesso. È importante ricordare che il signor Bernabè è stato sottoposto a una terapia antibiotica intensiva per prevenire infezioni post-operatorie. Questi fattori, uniti agli effetti dell’anestesia somministrata poche ore prima della pubblicazione sui social, possono aver influenzato la sua lucidità e capacità di giudizio». Eppure l’intera operazione è stata ripresa anche dal programma Le Iene e Bernabè non si è mostrato affatto pentito a La Zanzara il giorno dopo la pubblicazione del video scabroso. Forse è ancora provato e debilitato, Antonini gli ha prescritto una settimana di degenza con un certificato. Così il falconiere è ancora dentro Formello, barricato mentre fuori proseguono gli sfottò.