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 2025  gennaio 15 Mercoledì calendario

Huawei si riforniva alla zecca francese

A distanza di cinque mesi dalla cerimonia di chiusura, le Olimpiadi di Parigi da cui Emmanuel Macron si attendeva il rilancio di immagine della sua presidenza, continuano invece a suscitare polemiche. Secondo quanto rivelato da un’inchiesta del media francese La Lettre, un centinaio di atleti ha restituito le medaglie vinte la scorsa estate a Parigi. Il motivo? Il deterioramento delle medaglie, arrugginite, scolorite e rovinate al punto da sembrare vecchie di anni: praticamente da buttare. «Sembra tornata dalla guerra», aveva già denunciato ad agosto lo skater statunitense Nyjah Huston, bronzo nello street. Lo sportivo aveva condiviso sul suo profilo Instagram da oltre cinque milioni di follower una foto della medaglia vinta il 29 luglio 2024 già visibilmente rovinata: «Bellissima questa medaglia, ma ha solo una settimana e sembra già vecchia: non è di gran qualità. Queste medaglie olimpiche sono bellissime quando sono nuove di zecca, ma dopo averla indossata a contatto con la pelle e con un po’ di sudore, e dopo averla fatta indossare ai miei amici durante il fine settimana, si è dimostrata di qualità inferiore rispetto a quello che si potrebbe pensare». Due settimane fa, sono stati i nuotatori francesi Clément Secchi e Yohann Ndoye-Brouard a condividere sui social alcune immagini delle loro medaglie di bronzo di Parigi 2024, conquistate nella staffetta mista 4x100, in pessime condizioni. La figuraccia ha provocato un terremoto alla Monnaie de Paris, l’equivalente della nostra Zecca di Stato, che le ha prodotte per i Giochi della scorsa estate. Secondo quanto riportato da La Lettre, il direttore generale della Monnaie de Paris, Marc Schwartz, avrebbe licenziato d’urgenza i tre principali responsabili della produzione. Il direttore industriale della prestigiosa istituzione, Jacky Frehel, ha annunciato a fine novembre che se ne sarebbe andato alla fine di gennaio. Éric Matte, direttore di produzione del sito di Parigi responsabile della fabbricazione delle medaglie olimpiche, non si vede nello stabilimento dal 2 ottobre. La responsabile della qualità, dell’igiene, della sicurezza e dell’ambiente della Monnaie de Paris, Hélène Juton, ha disertato il suo ufficio lo stesso mese, prima di annunciare la sua partenza il 13 dicembre. La prima riunione di crisi sarebbe avvenuta il 15 agosto, quattro giorni dopo la fine dei Giochi. I problemi, secondo quanto riferito da La Lettre, sarebbero nati a causa del divieto di utilizzo di un componente chimico e della mancanza di tempo utile per effettuare tutti i test del caso. Quelle d’oro, disegnate dal gioielliere di lusso francese Chaumet, sono fatte d’argento con un importante rivestimento in oro. Le medaglie di bronzo, invece, sono composte da un mix di rame, zinco e stagno. Ma se esposte all’aria e all’umidità tendono a ossidarsi rapidamente. Tutto questo dipende dalla proporzione di metalli presenti, e quelli economici accelerano il processo di deterioramento. «Il Comitato organizzatore dei Giochi Olimpici di Parigi 2024 sta lavorando a stretto contatto con la Monnaie de Paris, l’istituzione responsabile della fabbricazione e del controllo di qualità delle medaglie, per valutare eventuali reclami sulle medaglie e per comprendere le circostanze e la causa del danno», ha dichiarato il Comitato olimpico internazionale (Cio). Il Cio ha fatto sapere che le medaglie difettose saranno sostituite nelle prossime settimane, ma la figuraccia internazionale resta. Per celebrare il ritorno dei Giochi in Francia, ogni medaglia era impreziosita da un pezzo originale della Torre Eiffel. Per creare l’incontro tra l’oggetto più prestigioso delle Olimpiadi e il monumento più iconico della Francia, il Comitato olimpico di Parigi 2024 aveva collaborato alla progettazione della medaglia con Chaumet, società del gruppo Lvmh di Bernard Arnault. Seguirono fiumi di retorica sui giornali e da parte dei dirigenti di Parigi 2024: «Le medaglie più belle della storia delle Olimpiadi», dicevano tutti. È gennaio 2025 e le medaglie, prodotte la scorsa estate, sembrano oggetti risalenti alla Prima guerra mondiale. Il nuotatore francese Clément Secchi, nella foto di denuncia della sua medaglia deteriorata, ha scritto ironicamente: “Paris 1924”. Stando a quanto riportato dalla Lettre, non sarebbe il primo scandalo per la Monnaie de Paris. Il gruppo cinese Huawei ordina regolarmente medaglie alla Monnaie de Paris, che distribuisce ai suoi dipendenti più meritevoli: o meglio ordinava. Perché nell’ottobre 2023, Huawei è stata costretta a restituire un lotto di 12mila medaglie per la comparsa di crepe.