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 2025  gennaio 12 Domenica calendario

NELL’ANTICA ROMA L’UOMO NON ERA SOLITO PRATICARE IL CUNNILINGUS - IL SESSO ERA SOPRATTUTTO UNA...

Vietato dedicarsi a lei. Nell’antica Roma il sesso era soprattutto una dimostrazione di potere: il matrimonio si contraeva per ragioni politiche e per procreare, l’uomo faceva i propri comodi senza pensare troppo a soddisfare la partner, e l’aspetto ludico del piacere lo riservava a prostitute, amanti e concubine (con le quali si sperimentavano posizioni più ardite). Con queste premesse, preoccuparsi dell’orgasmo di lei in modo esclusivo era fuori discussione: l’uomo romano non avrebbe mai praticato il cunnilingus, a costo di rimetterci l’onore. Dimostrazione di forza. Per lo stesso motivo - la dimostrazione di potere - tra gli uomini romani era tollerato avere rapporti con schiavi o discepoli maschi, ma non, per un uomo adulto, trovarsi nella posizione di ricevere piacere: il ruolo passivo spettava alle donne, a ragazzini o a uomini di rango inferiore. Insomma più che con chi, contava il come. Sistemi "fai-da-te". Nell’antica Grecia, le donne si intrattenevano con l’olisbos (in greco olisbein significa “infilarsi, scivolare dentro”): un fallo artificiale di circa 15 centimetri, con un’anima in legno foderata di cuoio imbottito. Ne esistevano diversi tipi, ma il meno costoso era l’olisbokollix, il dildo-grissino in pasta di pane: fai da te e su misura. Era anche diffusa l’usanza di usare l’olio di oliva come lubrificante. Autoerotismo a parte, questi sex-toy offrivano anche libero sfogo al voyeurismo maschile. Una consuetudine diffusa anche tra gli antichi romani, come testimoniano un epigramma sul tema dello sfrontato poeta Marziale. Si racconta che un altro poeta romano, Orazio, si fosse fatto costruire per questa ragione una camera da letto ricoperta di specchi.