Anteprima, 19 dicembre 2024
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Biografia di Ferdinando Pomarici
Ferdinando Pomarici (1950 -2024), magistrato. «“Pomarici era una sfinge…cioè è veramente una sfinge”. Il ritratto più azzeccato, a suo modo, gliel’aveva fatto nel 2006 l’allora giornalista-fonte del Sismi incaricato di intervistarlo per carpirgli se sul sequestro dell’imam Abu Omar i pm milanesi avessero capito il ruolo del servizio segreto (il processo finirà con la condanna di 25 agenti Cia e di un carabiniere, e non doversi procedere per segreto di Stato posto da quattro governi sui funzionari del Sismi condannati in secondo grado). Ferdinando Enrico Pomarici – uno degli ultimi della “vecchia guardia” della magistratura italiana, morto ieri a 82 anni – ne aveva molto riso con il collega Armando Spataro, anche se il maggior complimento che gli si potesse fare rimaneva chiedergli se da calciatore fosse stato davvero (e lo era stato) secondo portiere nella “primavera” del Napoli alle soglie della serie A. La sua vita in toga, prima ancora che alle polemiche sulle inchieste sull’eversione di sinistra tra l’omicidio del commissario Luigi Calabresi e la scoperta del covo Br di via Montevoso, è legata alla violenta stagione dei sequestri di persona, quando Pomarici dal 1976 ideò (reggendo il peso delle aspre critiche) il “blocco dei beni” dei familiari degli ostaggi. “Il fratello maggiore che non ho mai avuto”, l’ha salutato Spataro, “un pm dalla mente libera, che non conosceva la politica dei passi felpati e che per questo ha pagato, nonostante quello che ha dato alla storia di questo Paese”» [Ferrarella, Cds].